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"Forse non tutti i tifosi contano il numero dei trofei, ma parecchi lo fanno. E come gli interisti mostrando fieri sul petto la doppia stella conquistata matematicamente grazie ai tre punti presi in casa dei cugini lo scorso 22 aprile, i milanisti sfoggiano sulla manica sinistra della maglia la patch con le sette Champions League-Coppe dei Campioni alzate al cielo. In tutta Europa la Uefa ha concesso questo onore solo a sei società e il Milan è una di queste. Vincere la Supercoppa domani sera per il Diavolo vorrebbe dire vendicare la sconfitta del gennaio 2023 subita proprio dai cugini a Riad (secco 3-0) e raggiungerli a quota otto nell’albo d’oro di questa manifestazione. Sarebbe anche il secondo derby vinto di fila da Hernandez e compagni dopo quello di settembre che ha interrotto la serie di sei successi dei nerazzurri. Conquistando la Supercoppa, invece, l’Inter la farebbe propria per la quarta volta di fila, la nona in totale".
"Se i due club si sfidano per vedere chi arriverà per primo a quota cinquanta trofei, una delle due proprietà americane festeggerà il primo titolo della sua avventura in Serie A. Gerry Cardinale ha infatti preso, tramite RedBird, il controllo del pacchetto di maggioranza rossonero dopo che Elliott aveva celebrato il tricolore numero 19, quello del 2021-22. Oaktree, invece, si è trovata a gestire l’Inter dopo che lo scorso maggio Zhang, fresco di scudetto della seconda stella, non è riuscito a rimborsare il prestito da 386 milioni avuto dal fondo americano. Uno dei due colossi a stelle e strisce, insomma, domani sera metterà la propria firma in una pagina nell’infinita rivalità tra rossoneri e nerazzurri. Che insieme stanno lavorando per costruire una nuova casa accanto a San Siro, ma che non pensano minimamente a fare un passo indietro in questo avvincente testa a testa per essere la società con più titoli a Milano", aggiunge Gazzetta.
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