FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Gds – Inter-Milan, in caso di parità si va subito ai rigori: ecco gli specialisti

Gds – Inter-Milan, in caso di parità si va subito ai rigori: ecco gli specialisti - immagine 1
La Supercoppa quest’anno non prevede supplementari, spettro dei rigori più concreto. Gli specialisti di Inter e Milan
Gianni Pampinella Redattore 

In una finale, dove spesso governa l'equilibrio, lo spettro dei rigori è sempre dietro l'angolo. Inoltre la Supercoppa quest’anno non prevede supplementari: 90 minuti più recupero e poi via, a tirare da 11 metri, visto che a Riad sarà già mezzanotte. "Nel caso, l’Inter avrebbe un 1% di vantaggio perché recentemente, con i rigori, ha molto più feeling, pur con una grande eccezione, l’eliminazione in Champions di 10 mesi fa contro l’Atletico Madrid. Inzaghi ha Calhanoglu che non sbaglia quasi mai e Sommer che in nazionale è impressionante: ne ha presi sei di fila ma poi, all’Europeo, è stato eliminato ai rigori da un’Inghilterra perfetta. Il Milan no, ha ancora nella testa lo psicodramma di Firenze, in ottobre: doppio errore di Theo e Abraham. Fonseca quella sera perse una delle assi della sua panchina", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Gds – Inter-Milan, in caso di parità si va subito ai rigori: ecco gli specialisti- immagine 2

"Inter: occhio a Lautaro Sì, ma chi calcia? La premessa è la solita: non si sa chi sarà in campo. Qui, per ogni squadra, ecco 4 nomi di titolari e un giocatore che dovrebbe iniziare in panchina. Sono loro i rigoristi più probabili a 24 ore dalla partita. L’Inter comincia da Calhanoglu, che peraltro al Milan su rigore ha già segnato. Paura, nessuna. Lautaro è una fissa: calcerebbe sicuramente. Con i rigori ha un rapporto complesso, con l’Inter ne ha sbagliati sei da novembre 2021 però ha segnato il quinto, pesantissimo, ai quarti del Mondiale 2022 contro l’Olanda. E avrebbe calciato il quinto in finale, se ci fosse stato bisogno".


Gds – Inter-Milan, in caso di parità si va subito ai rigori: ecco gli specialisti- immagine 3

"Piuttosto, occhio al ricordo negativo: il capitano ha sbagliato a Madrid, contro l’Atletico. Altri nomi: Taremi, che è abituato a calciarli e sa indirizzarli; Dimarco, che ha personalità e piede per metterla all’angolo; Zielinski, che ne ha segnati due alla Juve e probabilmente entrerà nel secondo tempo. Tra i candidati autorevoli, anche Mkhitaryan e Arnautovic, che ci sa fare. Hanno l’età e l’esperienza per andare con il respiro regolare e i battiti sotto controllo, come per una passeggiata al mare (quasi, dai…)".

"Theo in tutti i modi Il Milan invece avrebbe un ricordo positivo per i suoi tifosi: la Supercoppa 2016 vinta contro la Juve ai rigori. C’è un problema: i giocatori sono cambiati tutti. Questa volta comincerebbe da Maignan, che in carriera ha alternato alti e bassi. Pulisic, il rigorista titolare, che in semifinale non ha tirato bene ma ha segnato. Theo Hernandez, che negli anni al Milan ne ha segnati 4 e sbagliati 3, media pessima ma abitudine consolidata. Poi di sicuro Morata, che con la Juve e l’Atletico Madrid si prendeva responsabilità. Un altro obbligatorio è Tammy Abraham, che presto o tardi entrerà. Meno semplice fare un quinto nome sensato. Reijnders ha piede ma non abitudine e quasi viene voglia di citare Alex Jimenez: è giovane però in campo è come quando si tinge i capelli. Nessuna paura di fare figuracce".

(Gazzetta dello Sport)