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Inter-Napoli sarà ovviamente anche la loro partita, la loro sfida. Loro, che giocavano e segnavano insieme, facendo impazzire di gioia la San Siro nerazzurra. Loro, che hanno portato insieme in dote alla bacheca interista il 19° scudetto. Ma che poi si sono persi e mai più ritrovati. Lautaro e Lukaku, di nuovo avversari. Scrive la Gazzetta dello Sport:
"Lautaro si è sentito amato fin dal primo giorno a Milano e quella scelta se la porta dietro con orgoglio. Lukaku è uomo costantemente alla ricerca di conferme, con la valigia sempre pronta, con l’esigenza di inseguire quel che a volte (anzi, spesso) poi finisce per deluderlo: è stato così quando (ri)scelse il Chelsea, quando ha (ri)abbandonato l’Inter, quando ha (ri)trovato Conte. Tutto moltiplicato per due, ora Romelu vuole raddoppiare pure i gol da avversario a San Siro (dopo quello di 12 giorni fa al Milan) e gli scudetti vinti. Glielo chiede il Napoli e papà Conte, che un giorno lo definì un «giocatore di football americano». Conte di cui si ricorda quel diverbio clamoroso con Lautaro dopo una sostituzione, una storia di «fenomeno del c...» e via così".
"Oggi l’argentino è capitano dell’Inter, fenomeno di professionalità e di appoggio all’allenatore di oggi, Inzaghi. Vuole giocare sempre, il Toro. Ha bisogno di giocare sempre, invece, Romelu. Necessità e piacere, che quando si incontrano è felicità assoluta. Quando si sfidano, chissà come va a finire. Sarà collegato il mondo, non solo l’Italia. Inter-Napoli è stata la prima grande partita decisa da Lautaro in Italia, nel 2018. Oggi è (anche) la voglia di riscatto di Lukaku dopo la scivolata con l’Atalanta".
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