L'Inter mette la freccia e per la prima volta va a +3 sul Napoli, proprio prima della sosta per le nazionali. Ecco il focus del Corriere della Sera sul percorso della squadra di Simone Inzaghi, tra obiettivi e prossime tappe:


news
Corriere – Supremazia Inter, obiettivo Triplete: la scaletta per domare Conte e… «nemico in casa»
"È la svolta buona? Tre punti di vantaggio sul Napoli, l’Inter non li aveva mai avuti. E fino al pareggio dei contiani a Venezia non avrebbe nemmeno sperato di averli prima della sosta. Invece la grande regolarità, fondamentale nelle corse a tappe, ha premiato Inzaghi, abile a tenere i nervi saldi in tutte e tre le competizioni, gestendo le rotazioni, gli infortuni e anche i pochi passi falsi con un’idea di squadra molto profonda, in cui le gerarchie ci sono, ma nessuno si sente una seconda scelta. E il gol che ha spaccato la partita di Bergamo, segnato da Carlos Augusto, uno che sarebbe titolare in 18 squadre del nostro campionato(forse anche 19), è lì a dimostrarlo.
LEGGI ANCHE
Il «nemico in casa»
—Il grande avversario che fin qui ha dovuto domare Inzaghi, con tutto il rispetto dovuto a Napoli e Atalanta, è stato soprattutto l’Inter della seconda stella, con il suo campionato da 94 punti e il suo finale irripetibile, nel derby contro il Milan. Nei primi mesi, specie all’inizio coi tanti gol subiti, il confronto con l’Inter dell’anno scorso è stato un po’ faticoso da metabolizzare, nonostante il rendimento nella nuova Super Champions sia stato quasi perfetto e per giunta schierando solo in due occasioni su dieci i cosiddetti titolarissimi. Fin qui i nerazzurri, che in campionato hanno il miglior attacco con 65 reti (20 in più del Napoli) hanno preso 27 gol: in 38 giornate l’anno scorso erano stati solo 22, giusto per capire la difficoltà del confronto.
La missione
—Adesso l’altro punto di riferimento non è meno ambizioso, visto che nemmeno Inzaghi ha mai dribblato le possibilità di Triplete (per il Mondiale c’è tempo). Il tecnico interista è ben consapevole sia della forza del Bayern oltre che della imponderabilità della Champions, ma anche del fatto che per scrivere la storia devi essere disposto a rischiare di strappare qualche pagina: «Si parla tanto del fatto che possiamo non vincere nulla — ha sottolineato Inzaghi — ma posso solo dire che non facciamo calcoli e vogliamo andare avanti il più possibile». E non sono frasi di circostanza, questa Inter è una squadra in missione: per riprendersi la rivincita di Istanbul, perché qualcuno è avanti con l’età e ha fretta di lasciare il segno. O almeno di provarci, senza lasciare nulla di intentato. Anche per questo la sosta ai box di Dumfries (neanche partito per il ritiro con l’Olanda) e quella di Thuram (rispedito a casa dalla Francia) sono fondamentali per recuperare al meglio due uomini chiave. Dopo la sosta Inzaghi riavrà Dimarco, Darmian e Zalewski. E fa una bella differenza.
Le prossime tappe
—In serie A l’Inter viaggia con 12 punti in meno rispetto a un anno fa e quindi la sua media oggi porterebbe a quota 82: con 27 punti ancora in palio ai nerazzurri potrebbero bastarne 18-20 per rivincere lo scudetto, una media compatibile con il calendario di aprile, nel quale i 4 mercoledì sono impegnati dalle due sfide al Bayern nei quarti di Champions e dalle due al Milan nella semifinale di Coppa Italia. In campionato i nerazzurri ripartiranno dall’Udinese, una delle più indecifrabili del campionato, nel senso che può perdere col Verona in casa o pareggiare a Napoli. Poi la trasferta di Parma arriverà fra l’andata col Milan e quella con il Bayern: una trappola. Tra le due sfide coi tedeschi c’è il Cagliari a San Siro, quindi il Bologna in trasferta il giorno di Pasqua fra le gare di ritorno con i tedeschi e i rossoneri: un trappolone. «Fortunatamente noi giochiamo ogni 72 ore» ha ripetuto Inzaghi a Bergamo, senza nascondere un certo orgoglio. Ogni tanto saranno 96 ore, a volte perfino 120. Ma la sostanza non cambia. Ed è quella di cui sono fatti i sogni”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA