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Caccia al centrale: Inter su Tah. Il gigante tedesco si libera a zero: perfetto per Inzaghi

Caccia al centrale: Inter su Tah. Il gigante tedesco si libera a zero: perfetto per Inzaghi - immagine 1
Il difensore tedesco del Bayer Leverkusen è nel mirino dell'Inter per ringiovanire il reparto difensivo
Andrea Della Sala Redattore 

L'Inter cerca rinforzi in difesa. L'obiettivo dei prossimi mercati della squadra nerazzurra sarà quello di ringiovanire il pacchetto arretrato, soprattutto nel ruolo di centrale della difesa a 3. Per questo gli occhi della dirigenza nerazzurra sono finito su Jonathan Tah, centrale di difesa del Bayer in scadenza di contratto.

"Adesso è tempo di intervenire dietro, magari usando il solito metodo della casa: per ringiovanire una difesa che inizia ad essere segnata dalle rughe del tempo, si pesca con canna e lenza tra i difensori pronti liberarsi il 30 giugno prossimo. Jonathan Tah, colonna del Bayer Leverkusen dei miracoli, classe 1996, è insieme il più pregiato e il più conteso della specie. Le big d’Europa si azzuffano già per questo centurione da 195 centimetri e oltre 100 chili, ma in mezzo a loro gareggia di diritto anche l’Inter. Sarà una corsa lunga, arriveranno settimane di ammiccamenti e contatti, soprattutto con il nuovo anno, ma a Milano hanno strumenti per arrivare primi alla meta. C’è una concorrenza nobile e più danarosa, ma già altre volte il progetto nerazzurro è stato preferito", scrive La Gazzetta dello Sport.


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Gli uomini mercato interisti guardano da tempo alla città della Bayer, Simone Inzaghi vorrebbe aprire le porte del laboratorio al nazionale tedesco. In fondo, Tah si è ormai abituato a giocare nella difesa a tre, che è la religione praticata ad Appiano. Tra abilità di testa, velocità, piacere quasi fisico nell’anticipo e nel corpo a corpo più impostazione evoluta con il piede destro. È il pacchetto completo che interessa i campioni di Italia. Da tempo, Tah ha comunque comunicato ai suoi di non voler rinnovare il contratto e ciò ha creato più di un malumore dentro al board del Leverkusen, ma Jonathan si sente pronto a un salto definitivo di carriera. C’è da capirlo dopo dieci anni a bottega: nato ad Amburgo da genitori ivoriani, si è trasferito in Renania nel 2015. Tra l’altro, sul suo futuro trasferimento è al lavoro lo stesso entourage di Benji Pavard, giusto per restare in tema difesa: se la richiesta di stipendio dovesse restare sui 5 milioni, allora sì che l’occasione diventerebbe troppo ghiotta. Rispetto alle altre big di Europa, che hanno fatto più o meno gli stessi passi – soprattutto il Bayern Monaco che setaccia per primo il mercato tedesco e il Liverpool che immagina già un erede di Van Dijk –, l’Inter ha dalla sua la possibilità di offrire una titolarità “stabile” e duratura.

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"Tah non è un centrale di primo pelo, ha 28 anni compiuti e 32 partite in nazionale (c’era già a Euro 2016 e c’era pure nell’ultimo torneo giocato in patria), ma sarebbe comunque un ricostituente per i nerazzurri. La difesa di Simone è, infatti, abitata da ultra-trentenni, sempre affidabili ma meno di un tempo. Acerbi ne ha 36, De Vrij 32 e a 34 c’è Darmian, più di una volta convertito a “braccetto”. Al netto delle opzioni di rinnovo sui loro contratti, tutti scadono a fine giugno, quando l’Inter completerà le grandi pulizie: in fondo, con l’innesto di Tomas Palacios, oggetto misterioso finora, il club ha proseguito il ringiovanimento iniziato l’anno prima con Yann Bisseck, che è già in corsia di sorpasso su Pavard. L’operazione non è ancora completata, è proprio là dietro che si vuole intervenire ancora. Nell’ultima sessione si è parlato molto della volontà di Oaktree di non aggiungere calciatori attempati, sebbene a zero (è più strategico fare investimenti mirati sui giovani), ma il caso di Tah è differente, anche perché il tedescone è nel fiore degli anni dopo due stagioni con Xabi Alonso alla cattedra. Tra l’altro, tra due mesi i dirigenti avranno l’occasione di approfondire la questione dal vivo: sesta di Champions, trasferta proprio a Leverkusen. Quella sera Jonathan dovrà misurarsi contro Thuram, uno dei pezzi d’artista a fine contratto: il francese, e non solo lui, indica la via che porta l’Inter da qua a Tah", aggiunge il quotidiano.

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