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Gli uomini mercato interisti guardano da tempo alla città della Bayer, Simone Inzaghi vorrebbe aprire le porte del laboratorio al nazionale tedesco. In fondo, Tah si è ormai abituato a giocare nella difesa a tre, che è la religione praticata ad Appiano. Tra abilità di testa, velocità, piacere quasi fisico nell’anticipo e nel corpo a corpo più impostazione evoluta con il piede destro. È il pacchetto completo che interessa i campioni di Italia. Da tempo, Tah ha comunque comunicato ai suoi di non voler rinnovare il contratto e ciò ha creato più di un malumore dentro al board del Leverkusen, ma Jonathan si sente pronto a un salto definitivo di carriera. C’è da capirlo dopo dieci anni a bottega: nato ad Amburgo da genitori ivoriani, si è trasferito in Renania nel 2015. Tra l’altro, sul suo futuro trasferimento è al lavoro lo stesso entourage di Benji Pavard, giusto per restare in tema difesa: se la richiesta di stipendio dovesse restare sui 5 milioni, allora sì che l’occasione diventerebbe troppo ghiotta. Rispetto alle altre big di Europa, che hanno fatto più o meno gli stessi passi – soprattutto il Bayern Monaco che setaccia per primo il mercato tedesco e il Liverpool che immagina già un erede di Van Dijk –, l’Inter ha dalla sua la possibilità di offrire una titolarità “stabile” e duratura.
"Tah non è un centrale di primo pelo, ha 28 anni compiuti e 32 partite in nazionale (c’era già a Euro 2016 e c’era pure nell’ultimo torneo giocato in patria), ma sarebbe comunque un ricostituente per i nerazzurri. La difesa di Simone è, infatti, abitata da ultra-trentenni, sempre affidabili ma meno di un tempo. Acerbi ne ha 36, De Vrij 32 e a 34 c’è Darmian, più di una volta convertito a “braccetto”. Al netto delle opzioni di rinnovo sui loro contratti, tutti scadono a fine giugno, quando l’Inter completerà le grandi pulizie: in fondo, con l’innesto di Tomas Palacios, oggetto misterioso finora, il club ha proseguito il ringiovanimento iniziato l’anno prima con Yann Bisseck, che è già in corsia di sorpasso su Pavard. L’operazione non è ancora completata, è proprio là dietro che si vuole intervenire ancora. Nell’ultima sessione si è parlato molto della volontà di Oaktree di non aggiungere calciatori attempati, sebbene a zero (è più strategico fare investimenti mirati sui giovani), ma il caso di Tah è differente, anche perché il tedescone è nel fiore degli anni dopo due stagioni con Xabi Alonso alla cattedra. Tra l’altro, tra due mesi i dirigenti avranno l’occasione di approfondire la questione dal vivo: sesta di Champions, trasferta proprio a Leverkusen. Quella sera Jonathan dovrà misurarsi contro Thuram, uno dei pezzi d’artista a fine contratto: il francese, e non solo lui, indica la via che porta l’Inter da qua a Tah", aggiunge il quotidiano.
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