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Getty Images
Momento decisivo della stagione dell'Inter. Ora il primo trofeo stagionale, la Supercoppa, poi l'obiettivo è cercare di fare un filotto in campionato per distaccarsi dal gruppo. E infine c'è da archiviare la pratica Champions League.
"Le ultime 5 trasferte di campionato, vinte con un saldo di 18 gol a 0, raccontano bene la forza dell’Inter, che è fatta di tecnica, qualità di gioco, fisicità, ma anche, soprattutto, di personalità. Il 3-0 di Cagliari, ottenuto in scioltezza e con assoluto controllo, ha confermato che le distrazioni d’inizio stagione sono state emendate. Lautaro, che decise l’ultima Supercoppa, ha ritrovato il gol; Thuram è straripante. I 2 punti recuperati all’Atalanta consentono a Inzaghi di immaginarsi in vetta a +2 con il recupero di Firenze. Insomma, l’aereo che ieri ha trasportato la squadra in Arabia galleggiava su nuvole di ottimismo e consapevolezza. Il piano di volo è esattamente quello dello scorso anno", scrive La Gazzetta dello Sport.
"L’Inter, dopo il 5-1 di Monza, si presentò a Riad da capolista, con 2 punti di vantaggio (reali allora, non virtuali) sulla Juve. Vinse la coppa su Milan e Napoli, spedendo un ulteriore messaggio intimidatorio al campionato. Tornò, ne fece 4 all’Atalanta e, con una sgasata di 8 vittorie e un pari, si ritrovò con 14 punti sul Milan. Il Demone vuole fare lo stesso: intimidire di nuovo la Dea, l’avversaria al momento più credibile, dopo il 4-0 di agosto, alzare la quarta Supercoppa consecutiva, e nelle successive partite abbordabili (Bologna, Venezia, Empoli, Lecce), prendere ancora il largo, mentre la concorrenza si scannerà negli scontri diretti", racconta Gazzetta.
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