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Tornato sul luogo del delitto in Medio Oriente, Inzaghi ha l’ambizione di aggiungere un altro piano nel grattacielo di famiglia. Mai nessuno prima di lui è riuscito a vincere la Supercoppa per quattro edizioni di fila, il Milan gigantesco di Fabio Capello si è fermato a 3 tra il 1992 e il 1994. Sarebbe la nona nerazzurra in 13 partecipazioni, come la Juventus, che guida questa classifica, ma che sta per giocare addirittura la sua 18a edizione. Per riuscirci, c’è di mezzo l’Atalanta, da sfidare in semifinale oggi e da superare domani in campionato. La rivalità tra nerazzurri si è fatta più ampia, attraversa il deserto e poi con un soffio torna indietro in Italia. Inzaghi per primo è consapevole che questa sarà tutt’altra partita rispetto al party di fine estate (4-0 a San Siro contro la Dea).
"Il campionato delle due stelle è stato solo il documento di ingresso in un club d’altissima élite, ora Inzaghi vuole sgomitare ancora tra i grandi. Qui ha anche l’occasione di affiancare Marcello Lippi, unico capace di vincere quattro volte questo trofeo con uno stesso club. Se, invece, si guarda alla classifica generale, Simone è già da solo il re di Supercoppa: nella somma di Lazio (2) più Inter (3) è l’allenatore che ne ha vinte di più. Mai un inciampo, cinque volte al via e cinque volte primo al traguardo. Spesso con sorpassi convulsi nel finale, con gol iconici che resteranno. Il nuovo viaggio a Riad è come un ingresso nel deserto, spalanca l’immensità di un 2025 in cui i trofei da vincere si quintuplicano: oltre alla Supercoppa, l’Inter ha ambizioni reali anche in campionato, Coppa Italia, Champions, Mondiale per club", aggiunge il quotidiano.
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