Si sta rivedendo la vecchia Inter. Quella che azzannava le partite, le dominava fisicamente e col gioco e si prendeva tutta la posta in palio. L'accelerazione è dovuta a due fattori: il ritorno in forma di alcuni giocatori fondamentali e una preparazione mirata per i tanti impegni e il Mondiale per club di fine stagione.


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Calhanoglu è tornato e l’Inter ha ripreso a correre. C’è un segreto dietro la rifioritura
"Da un mesetto infatti, con l’arrivo della Primavera, l’Inter ha ripreso a correre veloce, sbocciando in modo definitivo dopo un periodo grigio. Domenica sera ha iniziato l’attacco alla vetta infilando nello zaino nuove energie dopo aver azzerato il contachilometri. Ha dato una spallata allo scudetto rifilando due gol all’Atalanta e portandosi a +3 sul Napoli di Conte, fermato a Venezia. Il tutto dopo aver ritrovato i vecchi leader – Calhanoglu e Mkhitaryan su tutti -, rinvigoriti dalla nuova stagione. L’Inter ombrosa vista a metà febbraio contro la Juventus ha ripreso i colori", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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Contro l’Atalanta il maratoneta è stato Nicolò Barella: 9,296 chilometri percorsi in più di cento minuti di partita. Carlos Augusto (8,734) e Calhanoglu hanno completato il podio (8,111), seguiti da Pavard (8,542) e Acerbi (8,819). Lo stato di forma del turco merita una menzione. In Champions ha una media di 6,5 chilometri percorsi a partita. Nell’ultimo mese ha segnato due gol, servito un passaggio vincente, mantenuto una media di 1,5 assist attesi in novanta minuti e tirato molto di più in porta rispetto al periodo che va da agosto a metà febbraio (un aumento del 15%). Merito del caso, forse, soprattutto perché Calhanoglu ha sempre calciato da fuori con continuità, ma anche di una fiducia ritrovata dopo un momento no. Hakan è il metronomo dell’Inter. Quest’anno ha avuto più infortuni del solito, ma nelle ultime tre uscite ha ripreso la sua vecchia sedia da regista dando indicazioni a tutta la squadra. Ora tutta l’Inter sa cosa fare.
"Contro l'Atalanta i nerazzurri hanno coperto una distanza di 117,254 chilometri, contro il Napoli 114,176, contro il Genoa 116,329 e così via. La media delle ultime gare è di 116mila chilometri percorsi tra tutti i giocatori. Una scia in crescendo, anche grazie a una preparazione mirata e strutturata per quattro competizioni, Mondiale per Club compreso. A Fabio Ripert e tutto lo staff il compito di trovare la quadra", aggiunge Gazzetta.
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