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Simone Inzaghi non si è mai fidato delle cosiddette 'piccole'. Gare che spesso sono quelle più insidiose, per questo contro il Como in campo scenderanno i migliori a disposizione, al netto delle assenze, soprattutto in difesa. "Secondo Lautaro Martinez, l’allenatore dell’Inter è sottovalutato. Secondo l’allenatore dell’Inter, forse sì ma di sicuro non all’interno del mondo nerazzurro, dove Simone Inzaghi si sente apprezzato. L’occasione di un bilancio è buona non tanto perché ci avviciniamo alla fine dell’anno solare in cui Inzaghi ha conquistato il ventesimo scudetto nerazzurro, il suo primo personale, quanto perché la sfida al Como è la sua 181esima sulla panchina interista", sottolinea Libero.
"Quindi ad oggi sono 180, cifra tonda che posiziona il mister al quinto posto degli allenatori più longevi della storia del club dopo Helenio Herrera (343 partite), Giovanni Trapattoni (233), Roberto Mancini (226) e Eugenio Bersellini (207). Di questi, però, Inzaghi ha la media punti più alta, un vertiginoso 2,17. Delle 180 partite, Inzaghi ne ha vinte 119, il 66%".
"I sei trofei conquistati vanno abbinati alla finale di Champions League e alla crescita costante della competitività della squadra in Italia e in Europa. Ed è quest’ultima crescita, in realtà, il più grande titolo che Inzaghi ha portato all’Inter perché va abbinato ai mercati in positivo per oltre 100milioni, facendo il conto sul puro player trading e con perdite annuali ridotte da 245 milioni a poco più di 30. Al contrario di quanto afferma Gerry Cardinale, che dovrebbe informarsi meglio o scegliere con più cura le sue parole. Il club nerazzurro è diventato sostenibile e competitivo in ogni competizione".
(Libero)
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