Il Milan vince in rimonta la Supercoppa Italiana contro l'Inter: ecco l'analisi di Repubblica, lato nerazzurri e lato rossoneri
Il Milan vince in rimonta la Supercoppa Italiana contro l'Inter. Franco Vanni sulle colonne di Repubblica analizza il match sia dal punto di vista dei rossoneri che dei nerazzurri: ecco quanto evidenziato dal giornalista.
"Nemmeno nei sogni più belli. Esordire con una vittoria in rimonta contro la Juventus e ripetersi battendo l’Inter, alzando una coppa al cielo. Si è conclusa con i fuochi d’artificio, e 11 milioni e mezzo nelle casse del Milan, la settimana da dio di Sergio Conceiçao, arrivato il 30 dicembre e già in festa il 6 gennaio, il più veloce nella storia del Diavolo a sollevare il primo trofeo.
Il trionfo contro l’Inter, che ha portato in bacheca il cinquantesimo trofeo per i rossoneri, è arrivato al termine di una partita che sembrava scritta dallo sceneggiatore di Rocky: il gol di Lautaro, il raddoppio di Taremi, gli interisti pronti a festeggiare la quarta Supercoppa di fila. Poi è cominciata la parte in cui il protagonista decide di non essere disposto a prenderle dall’avversario sulla carta più forte. Prima la punizione magica di Theo,complice la distrazione di Sommer nel posizionare la barriera (qui Inzaghi protesterà per un fallo non visto da Sozza su Asllani in precedenza). Poi il gol astuto di Pulisic, fuggito alla guardia di Bisseck. Quindi, nel recupero, mentre l’Al-Awwal Park pregustava i rigori, il 3-2 di Abraham. La notizia migliore di tutte per i milanisti è che a propiziare tutte e tre le reti è stato Leao, che non aveva 90 minuti nelle gambe, forse nemmeno un tempo, ma che Conceiçao ha buttato lo stesso in campo al quinto della ripresa. Rafa, che ogni tanto fa il monello, sa che quando vuole piega le partite e poi le spezza.
Vista invece con gli occhi dell’Inter, la sera di Riad è tutta nera. Le grafiche azzurre della Lega hanno incorniciato i cugini festanti. Inzaghi, professionista dei derby quando dall’altra parte c’era Pioli — «Mi incontrava volentieri», ha scherzato l’attuale allenatore dell’Al-Nassr— quest’anno li ha persi entrambi. A fine settembre, contro il Milan di Fonseca. In questa prima partita dell’anno, contro quello di Conceiçao. Non è il tipo da cercare scuse, ma alcune attenuanti gli vanno riconosciute: non aveva Thuram, ha perso presto Çalhanoglu per problemi muscolari, Dimarco è parso troppo affaticato per continuare, De Vrij è uscito con un problema al flessore. Verrà criticato per avere messo in campo Asllani, ma al momento in rosa come regista di riserva ha questo. In ogni caso, una seria analisi della sconfitta dovrà farla. Non bastano le assenze a spiegare la rimonta subita dal 2-0, come all’Inter nel derby era già successo nel 2004 in campionato. Quello era il Milan di Ancelotti, con Sheva e Kakà, e poteva starci, anche se Zaccheroni poteva contare su Adriano e Vieri.