Il mancato rigore concesso all'Inter per l'evidente contatto tra Pavlovic e Thuram è solo l'ultimo episodio arbitrale a sfavore dei nerazzurri dell'ultimo mese. Un periodo quanto meno "sfortunato", che ha fatto alzare la voce anche a uno come Simone Inzaghi, sempre equilibrato quando si tratta di valutare l'operato dei direttori di gara. La società, per bocca del presidente Marotta, ha preferito non pronunciarsi, ma questo non vuol dire che non condivida in pieno le parole del proprio tecnico.


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Inter, 5 torti arbitrali nell’ultimo mese: Inzaghi ha perso la pazienza. La posizione del club
Così scrive il Corriere dello Sport: "Troppi episodi e tutti concentrati nello spazio di poche settimane per non arrabbiarsi. E così, al termine del derby, è scattato lo sfogo di Inzaghi. Che, tra l'altro, qualcosa aveva detto anche alla vigilia, ricordando il fallo non fischiato su Asllani in Supercoppa, da cui poi è nata la punizione-gol di Theo Hernandez che ha riaperto la sfida. Dunque, il calcione rifilato da Pavlovic a Thuram non ha fatto altro che spezzare un argine già precario.
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Come premesso, le rimostranze del tecnico nerazzurro nascono dalla concentrazione degli episodi: ben 5 e distribuiti in unico mese, dal 6 gennaio a Riyad fino al 2 febbraio. C'è anche dell'altro, però. Nessuno in casa Inter ha dimenticato le dichiarazioni di Conte, al termine di del match con il Napoli. Era il 10 novembre e l'allenatore leccese, riferendosi al rigore assegnato all'Inter e poi sbagliato da Calhanoglu, disse: «Così si creano retropensieri»".
"Dopo la Supercoppa, la serie è proseguita con il contatto in area tra Thuram e Skorupski in Inter-Bologna, con fallo attribuito al francese. Quindi, il colpo di "karate", sempre in area, di Ismajli nella sfida con l'Empoli, passato completamente sotto silenzio. Poi il braccio largo di Baschirotto nella gara con il Lecce. E, infine, quanto accaduto domenica sera. Come già sottolineato sono 5 episodi, 3 dei quali decisivi per il risultato, contro 2 ininfluenti. Insomma, citando ancora Conte, qualche "retropensiero" ha cominciato a circolare anche dalle parti di Appiano Gentile. Passata la nottata, però, il club nerazzurro ha preferito non continuare ad alzare il polverone. [...] Ma non significa che lo sfogo di Inzaghi non sia stato condiviso. Al contrario, quanto manifestato dall'allenatore, rispecchia anche il pensiero del club".
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