Il pareggio col Napoli ha lasciato l'amaro in bocca. Vincere al Maradona avrebbe consolidato il primato e allontanato le inseguitrici e arrivati all'87' ormai sembrava tutto fatto. La squadra di Conte ha disputato un grande secondo tempo e ha meritato il pari, l'Inter è comunque rimasta in vetta al campionato e ora pensa alla Champions.


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Inter in linea con quella del Triplete. In corsa su tutto: club e Inzaghi insistono su un punto
"C’è un benaugurante parallelo che è giusto citare: l’Inter di oggi è allineata in modo praticamente perfetto con l’andamento stagionale dell’anno del Triplete. Cinquattotto punti dopo 27 giornate ora, contro i 59 di 15 anni fa. E poi un ottavo di finale di Champions alle porte e una semifinale da disputare, oggi col Milan, allora contro la Fiorentina. Di più: due rivali in corsa per lo scudetto oggi, proprio come il la Roma e il Milan di quella stagione storica. È un po’ come dire: il pareggio di Napoli ha lasciato nel mondo nerazzurro un retrogusto amaro, certamente, ma nessuno in casa Inter perde di vista il quadro generale. Meglio ancora: l’orizzonte. Ed è un orizzonte in cui Lautaro e compagni lottano per andare a prendersi tutto. A Rotterdam l’Inter giocherà la partita numero 40 della sua stagione. E Inzaghi è già sicuro di arrivare almeno a quota 57 match, gli stessi necessari nel 2022-23 per arrivare fino a Istanbul", scrive La Gazzetta dello Sport.
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"L’Inter non è (ancora) la squadra italiana che ha giocato di più quest’anno - il Milan e l’Atalanta sono già a quota 41 partite -, ma sarà sicuramente quella maggiormente impegnata a fine stagione. E ha ottime chance di diventare il club del nostro Paese con più partite in una stagione, primato che spetta al Milan 2002-03 (61 match). Per carità, non porta trofei questa statistica. Ma spiega tanto. Spiega la fatica che sta facendo la squadra di Inzaghi, qualche secondo tempo poco lucido come a Napoli e diversi gol di troppo incassati nei finali di partita. Però l’Inter è esattamente dove sperava di essere a inizio stagione. Ed è su questo aspetto che il tecnico e la società insistono con i giocatori. È il tasto toccato dai dirigenti nel discorso post Juventus, per motivare, consolare e spingere la squadra. È anche il ragionamento che arriva a toccare Inzaghi, che davanti alla squadra non parla mai di fatica. Lo fa solo pubblicamente, per difendere i suoi. Ma nessuno in casa Inter si è mai nascosto. Dalla scorsa estate fino a oggi, l’obiettivo dichiarato è sempre stato quello di arrivare in fondo per giocarsi tutte le competizioni", aggiunge Gazzetta.
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