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L’ultima rete, Lautaro l’ha segnata 40 giorni fa, una vita intera considerando i suoi standard: era quella con cui i nerazzurri hanno regolato in casa il Venezia a inizio novembre. Da allora, in campionato, il Toro ha giocato da titolare contro Napoli e Parma e ha saltato per influenza la scampagnata di Verona (ci sarebbe pure il dramma di Firenze, dove era ovviamente in campo prima della sospensione). In Champions, invece, pur partendo dal primo minuto, ha confermato i problemi di mira contro Arsenal e Lipsia, mentre martedì a Leverkusen è entrato per gli ultimi 24’ barricaderi: l’atteggiamento della squadra in difesa del pareggio non ha aiutato la sua voglia di sbloccarsi.
Con la super Lazio di Baroni, invece, i presupposti sembrano diversi, guardando alla forma presente ma pure ai risultati passati: il capitano nerazzurro l’ha messa dentro quattro volte nelle ultime quattro, di cui tre consecutive all’Olimpico da titolare. Lunedì sarà uno scontro tra big, proprio quel genere di partite in cui l’Inter post-seconda stella ha arrancato. Rispetto alle precedenti, però, adesso Lautaro ha ben altra gamba, e questo fa tutta la differenza del mondo", si legge.