Juventus e Inter sono entrambe rappresentate a Miami da delegazioni ufficiali: per i bianconeri ci sono il dirigente Francesco Calvo e Stephan Lichtsteiner, mentre i nerazzurri contano sulla presenza del vicepresidente Javier Zanetti e dell’amministratore delegato Alessandro Antonello.
Le due squadre italiane sono state inserite nella seconda fascia, ma con situazioni differenti. L’Inter, tra le migliori quattro europee del secondo livello insieme a Chelsea, Borussia Dortmund e Porto, affronterà una delle formazioni sudamericane di prima fascia: Flamengo, Palmeiras, River Plate o Fluminense. La Juventus, invece, come Atletico Madrid, Benfica e Salisburgo, sarà abbinata a una big europea del primo livello. Tra le possibili avversarie spiccano Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco e PSG, tutte squadre di altissimo livello.
Come spiega Tuttosport, la sfida per l’Inter potrebbe risultare meno complicata rispetto a quella della Juventus, anche grazie alla regola FIFA che evita, quando possibile, di inserire più di un club della stessa confederazione nello stesso girone (esclusa l’UEFA, con 12 rappresentanti su 8 gruppi).
Il torneo rappresenterà un’opportunità economica significativa, ma anche una sfida organizzativa. Con un calendario internazionale sempre più denso, le vacanze dei calciatori saranno difficili da gestire, mentre le esigenze atletiche richiederanno grande attenzione. Il numero di partite stagionali potrebbe salire fino a 69 per chi dovesse raggiungere la finale in tutte le competizioni, playoff di Champions inclusi.
L’intento di Gianni Infantino è che il Mondiale per Club diventi un evento quadriennale, un punto d’incontro tra i 32 migliori club del mondo. Con il sorteggio di oggi, Juventus e Inter scopriranno i primi dettagli di questa sfida globale, tracciando i contorni di un’estate che si preannuncia memorabile.
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