- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
news
Getty Images
L'Inter di Inzaghi, dalla finale di Istanbul a oggi, ha acquisito consapevolezze e capacità che l'hanno portata innanzitutto alla seconda stella e poi ad una forza interiore che le ha permesso di affrontare un momento di calo - quello iniziale in campionato - e ritornare a galla senza perdere forza. In Champions ora arriva il Bayer Leverkusen ed è un banco di prova importante per i nerazzurri che potrebbero chiudere già a dicembre il discorso qualificazione.
"Il tecnico, in questo continuo salto in avanti, è stato aiutato dall’asse portante dello spogliatoio dal gruppo storico. La società è riuscita a realizzare quel che, a inizio ciclo, si era prefissata come obiettivo, ovvero cambiare necessariamente gli interpreti per motivi di mercato, ma toccando il meno possibile la base", scrive La Gazzetta dello Sport.
E si riferisce a Barella, Bastoni, Darmian, De Vrij, Lautaro che sono ad Appiano dalla stagione 2020-21 e che sono quelli che hanno accolto e mostrato come si appartiene all'Inter a chi è arrivato dopo di loro. "All'Inter i ruoli sono chiari, gli obiettivi pure, nessuno si nasconde. Inzaghi ha saputo gestire il “dover” vincere la scorsa stagione, peraltro uno scudetto simbolicamente importante come la seconda stella. E non si scompone neppure di fronte al ruolo di favorito anche in questo campionato. Ancora di più: alza l’asticella, convincendo i suoi giocatori che seguendo il “gioco” del turnover si potrà arrivare in primavera in corsa sia per lo scudetto sia per la Champions", conclude il giornale sportivo sui nerazzurri.
(Fonte: GdS)
© RIPRODUZIONE RISERVATA