- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
news
during the Serie A match between SS Lazio and FC Internazionale at Stadio Olimpico on October 4, 2020 in Rome, Italy.
Simone Inzaghi da una parte, Antonio Conte dall’altra. Si avvicina Inter-Napoli e Tuttosport parla del big match in programma a San Siro, ma anche e soprattutto dei due allenatori.
Certo ora c’è il Venezia, una partita, quella di domenica a San Siro, sulla carta alla portata, di sicuro però da vincere. Certo, poi arriverà la delicata sfida di mercoledì sempre a Milano contro l’Arsenal; una sfida affascinante con le due formazioni appaiate a quota 7 punti a ridosso delle capofila Aston Villa e Liverpool a 9. Una vittoria in Champions permetterebbe ai nerazzurri di iniziare a vedere la seconda fase della competizione. Venezia e Arsenal, dunque, ma fra dieci giorni a San Siro arriverà il Napoli di Antonio Conte, fresco di successo al Meazza contro il Milan e forte del primo posto in classifica a più quattro proprio sull’Inter. Domenica 10 novembre ci sarà un incrocio che in tanti attendono, quello fra Conte, l’allenatore che ha riportato l’Inter a vincere lo scudetto dopo i fasti del Triplete, e Simone Inzaghi, il tecnico che ha raccolto la sua eredità nell’estate 2021 quando il salentino “abbandonò” la nave nerazzurra perché la proprietà non poteva più garantirgli certi investimenti (tant’è che andarono via Hakimi e Lukaku).
Inzaghi per dodici lunghi mesi - ma anche di più... - ha dovuto convivere col fantasma di Conte. I paragoni con quanto fatto da Antonio ad Appiano sono stati continui nei primi mesi della sua esperienza all’Inter. Conte aveva saputo riportare la squadra nerazzurra al vertice, facendo lo step successivo dopo il lavoro di Spalletti. Con Conte è cresciuta anche la società, che ha per esempio apportato modifiche al centro sportivo su indicazioni - anche, ma non solo - dell’allenatore oggi al Napoli. Ad ogni risultato negativo di Inzaghi - che vinse al primo colpo Supercoppa e Coppa Italia -, il confronto con il predecessore era scontato. E spietato: «Con Conte questa gara l’Inter l’avrebbe vinta», o ancor di più, dopo il ko nel famoso recupero di Bologna del 27 aprile 2022, «con Conte l'Inter non avrebbe perso lo scudetto». Inzaghi c'ha messo del tempo per spazzare via il ricordo di Conte, ma adesso il confronto è tornato, seppur a distanza. La sua Inter campione in carica che vuole ripetersi contro il Napoli di Conte che vuole tornare dove era giunta con Spalletti. Una sfida che si annuncia lunga e che vivrà un primo momento caldo il 10 novembre a San Siro. Inzaghi contro Conte, di nuovo.
E a proposito di Inter-Napoli, ieri per ragioni di tutela dell’ordine, della sicurezza e dell’incolumità pubblica il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, viste le determinazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha vietato la vendita dei biglietti per il settore ospiti a tutti i residenti in Campania ad eccezione dei possessori della fidelity card dell'Inter (i tifosi del Napoli in possesso della fidelity card non residenti in Campania potranno acquistare i tagliandi). Martedì i tifosi campani del Napoli erano presenti a San Siro per la gara contro il Milan, ma in passato ci sono stati gravi incidenti con quelli dell'Inter (che portarono nel 2018 alla morte dell'ultrà nerazzurro Daniele Belardinelli)”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA