Quello che si appresta ad arrivare sarà un turno di campionato cruciale per la lotta scudetto e per la zona Champions. Infatti, tra domani e domenica si sfidano 4 delle prime cinque della classifica. Particolare attenzione sull'attesissima Juve-Inter. Come ricorda il Corriere della Sera, i nerazzurri contro i bianconeri hanno vinto in trasferta una volta negli ultimi 11 anni e contro cui non fa 4 risultati utili di fila (per ora sono 3) addirittura dal 1980.


news
Juve-Inter, Inzaghi: il faccia a faccia con Motta ha confermato una regola. Thuram…
"Se lo Stadium è un tabù, c’è da aggiungere che Motta non è l’avversario prediletto da Inzaghi, anche se l’interista ha vinto 4 volte su 8. Dopo l’ultima rimonta juventina a San Siro, da 4-2 a 4-4, Simone disse «potevamo farne otto». Una frase a effetto che non è molto da lui e che lascia intravvedere il fastidio per non aver battuto un avversario che a fine ottobre di gol ne prendeva pochissimi e che sembrava già sconfitto sul piano tattico".
LEGGI ANCHE
"Già nel 2023, quando l’Inter faticava in campionato e non aveva ancora preso il volo in Champions, Motta aveva fermato i nerazzurri col Bologna. Quel ko e quello successivo a La Spezia rappresentano le ultime due sconfitte di fila in trasferta per Inzaghi, che reduce dal blackout di Firenze non ha nessuna intenzione di rinverdire la statistica. I danni che ha fatto Zirkzee come regista offensivo sulla trequarti difensiva interista sono stati notevoli. E quella zona di campo, se Calhanoglu non c’è o non è al top, resta un punto debole".
"Undici mesi fa poi l’Inter si presentò al cospetto di Motta, appunto dopo quei due dispiaceri consecutivi, con lo stesso Calhanoglu, Acerbi e Thuram non al top, proprio come adesso (sul francese e la sua caviglia c’è fiducia). A tre giorni dalla sfida decisiva di Madrid con l’Atletico e nonostante un vantaggio che stava diventando rassicurante sulla Juve, Inzaghi si giocò il duello contro Motta come se non ci fosse un domani, vincendolo con un gol-manifesto, quello di Bisseck su assist di Bastoni, il centrale di sinistra che manda in gol quello di destra. Quella vittoria dispendiosa ebbe un peso nell’eliminazione ai rigori al Metropolitano. E il primo faccia a faccia con il Motta juventino ha confermato la regola: contro di lui Inzaghi sa di non potersi mai distrarre un attimo".
(Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA