C’è un dato che impressiona: non solo i 13 gol incassati, ma quelli raccolti da Sommer negli ultimi dieci minuti di partita, che sono sei. Non può essere una questione fisica, almeno non lo raccontano i dati in possesso dello staff di Inzaghi fino a questo momento. È invece un numero che chiama in causa l’attenzione, la concentrazione. E poi ci sono gli errori individuali. Quelli di Bisseck e Dumfries, di fronte a Yildiz. Quelli di De Vrij, come pure dello stesso Sommer. La mancanza di malizia all’inizio delle azioni avversarie, con letture troppo morbide: il fallo tattico non è più una regola seguita assiduamente. E infine, le marcature preventive citate pure da Sommer nell’intervista alla Gazzetta di dieci giorni fa: non è mancanza di conoscenza, è scarsa attenzione piuttosto.
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