Prima il Monaco e la qualificazione alla Champions, poi il derby col Milan. Inzaghi non vuole nessuna distrazione, la qualificazione agli ottavi non è ancora stata ottenuta quindi la gara di domani sera col Monaco è la più importante.
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Inter, Inzaghi non pensa al derby. Tentazione ThuLa anche con il Monaco
"Alla macchina da gol si è aggiunto anche Taremi a Lecce: è stato Inzaghi a urlare espressamente dalla panchina di mandarlo al tiro sul rigore, un modo per eliminare quello zero antipatico. E l’esultanza dell’iraniano, pur dopo un gol dello 0-4, aveva proprio questo significato. Chissà se basterà a regalargli una maglia da titolare domani contro il Monaco. Inzaghi valuterà nell’allenamento di oggi, ma c’è la forte tentazione di non cambiare strada in attacco. Taremi ha lanciato la sua candidatura, però molto dipenderà anche dai dati fisici post Lecce e dal reale stato di forma di Thuram e Lautaro. Esiste la possibilità che la ThuLa giochi la terza gara consecutiva, dopo Praga e Lecce. Perché l’idea del tecnico è quella di non pensare troppo al derby con il Milan e di non farsi condizionare dal fatto che basti un pareggio per entrare tra le prime otto. L’obiettivo è garantirsi un posto tra le prime quattro e dunque vincere, con il Monaco. E allora dentro i più titolari possibili, nella speranza poi di ragionare con i cambi nel secondo tempo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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"Non sarà una gara semplice, anche il Monaco non ha esattamente una difesa irreprensibile: 10 gol subiti in Champions, solo due gare su sette chiuse con la porta inviolata. Magari è l’occasione buona, per Lautaro e compagni, di mettere una marcia elevata con la fase offensiva anche in Europa. In fondo, basterebbe continuare a seguire Lautaro: sei gol nelle ultime otto partite sono il marchio di fabbrica di un giocatore che ha cambiato passo. E di solito, quando l’argentino imbocca quella strada, poi è difficile che si fermi. È una valutazione di cui Inzaghi non può non tener conto. Tra Monaco e derby, l’Inter si gioca tanto: attaccare senza fare troppi calcoli è sempre stata la via scelta del tecnico nerazzurro, quando l’ha abbandonata (leggi Leverkusen) non è andata bene. E allora mettere in moto la macchina è l’unica soluzione: il divertimento è assicurato, molto spesso l’indirizzo porta anche al risultato. L’Inter non vuole mollare nulla", aggiunge Gazzetta.
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