L'Inter perde in casa del Bayer, meritatamente come ha ammesso poi mister Inzaghi. Il pareggio poteva essere un buon risultato, ma non si può scendere in campo con quest'idea. Quasi nessun pericolo creato ai tedeschi, alla fine la beffa che ora costringe l'Inter a cercare punti nelle ultime due sfide.
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GdS – Inzaghi lo sa: non era la vera Inter. Rinuncia al gioco e attesa, non la sua creatura
"Non era vera Inter, anche perché i nerazzurri, quelli autentici, raramente rinunciano alla propria vocazione offensiva in maniera così plateale. Ancor più raramente si fanno sparagnini davanti a un pareggio. Che ieri sera non fosse la “sua” solita creatura, lo sa più di tutti Simone Inzaghi. Aveva gli occhi luciferini, mentre alla fine diceva a tutta la truppa delusa e con la testa bassa di salutare comunque lo spicchio colorato di nerazzurro dentro alla BayArena. Il tecnico interista ha consolato, come gli impone il ruolo, ma avrebbe voluto bacchettare perché serviva da tutti una dose maggiore di coraggio. Per quasi tutta la partita i campioni di Italia sono sembrati venire qua con il semplice desiderio di accontentarsi davanti ai campioni di Germania. Il nulla offensivo contrapposto alla solidità difensiva. Con questi presupposti, però, basta sempre una minima, impercettibile disattenzione per tirarsi la zappa sui piedi: è successo a Bastoni e Asllani, la difesa immacolata per cinque partite e 89 minuti è crollata a un passo da un record storico, cosa che non è andata giù all’allenatore", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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