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Getty Images
Uno scoglio grande da superare, ma l'Inter ha tutte le carte in regola per farlo. I nerazzurri stasera scenderanno in campo alla BayArena contro un Leverkusen che ha vinto sette delle ultime otto partite in casa nelle coppe europee. «Sono fortissimi, con un ottimo allenatore, che ha portato i suoi principi», ha detto alla vigilia Simone Inzaghi. Ha studiato i gol di Florian Wirtz, già dieci quest’anno, le chiusure di Jonathan Tah, corteggiato dal Barcellona, le sgroppate del 17enne ucraino Artem Stepanov, scappato dalla guerra", sottolinea Repubblica.
"Contro di loro, si prepara a schierare l’altra Inter, quella di Champions. Al fianco di Thuram ci sarà Taremi, che in Europa non se n’è persa una. Zielinski, migliore in campo contro il Lipsia, giocherà mezzala sinistra, al posto di Mkhitaryan. Un gruppo diverso rispetto a quello che si gioca la vetta della Serie A. Ma sarebbe assurdo chiamarla squadra B, visto che nel tabellone Champions è seconda a 13 punti".
"È differente, questo sì. Ha una sua anima, rocciosa e cinica. In pratica nelle tre gare che mancano nel girone — oltre al Leverkusen, lo Sparta Praga in trasferta e il Monaco a San Siro — l’Inter potrebbe fare 4 punti sui 9 in palio, evitando di giocare due partite in Europa in più a febbraio, momento cruciale per ogni campionato. Anche per questo, stasera conta".
(Repubblica)
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