E' uno dei simboli più forti di questa Inter che sogna. Perché questa squadra l'ha costruita lui, a sua immagine e somiglianza, in mezzo a tante difficoltà, con le qualità che solo i grandissimi allenatori a livello mondiale hanno. Simone Inzaghi è il trascinatore dell'Inter che si siede di nuovo al tavolo delle prime quattro d'Europa. Scrive la Gazzetta dello Sport:


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Niente ferma Inzaghi. Mossa decisiva sfuggita a tanti: “Al gol di Kane ha urlato a Barella…”
"Se c’è un uomo più felice di Simone Inzaghi, trovatelo e complimentatevi con lui, ditegli che è molto fortunato. Non c’è vento che fermi il tecnico dell’Inter, non c’è Bayern – e sì, un grande Bayern – a bloccare la corsa di un allenatore che ha costruito un’impresa. Ha gestito alla perfezione tutto, di questi quarti di finale".
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"La preparazione tattica dell’andata, il turnover ragionato che ha portato la squadra a reggere al ritorno una gara di un’intensità pazzesca. E poi la lucidità: sullo 0-1, con un San Siro silenzioso e una squadra che non aveva un linguaggio del corpo eccezionale, il tecnico si è rivolto verso Barella e compagni e ha fatto segno con le mani «calma, calma», indicando il maxischermo. Come a dire: usiamo la testa, la gara è lunga e siamo in parità, nel totale. E no che non è un caso che, subito dopo, l’Inter si è scatenata, con l’uno-due decisivo".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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