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"Inzaghi può farlo, si dirà. Può permettersi di aspettare Calhanoglu, lasciarlo recuperare con calma come accaduto sabato scorso a Verona e poi decidere di lanciarlo titolare contro il Lipsia. Ma poi ci sono anche scelte coraggiose. Per dire: non c’è partita di Champions affrontata con la ThuLa, evidentemente la coppia più affidabile tra quelle possibili in attacco, uno dei maggiori punti di forza dell’Inter. C’è l’imprescindibile Mkhitaryan che in EuropaLa verità è che Simone s’è messo in testa una missione molto speciale. «Doppia vetta», potrebbe essere definita così: l’attacco al primo posto in campionato unito allo stesso obiettivo in Champions. E sì che è alla portata, ovunque ti giri. E sì che i nerazzurri stanno riuscendo esattamente lì dove speravano di riuscire: stasera Lautaro e compagni, con un successo, possono prendersi la testa della classifica europea, aspettando il risultato del Liverpool di domani contro il Real Madrid. ne ha giocate solo due. C’è Dimarco che stasera debutta, in questo torneo. La sintesi è presto fatta: solo Sommer gioca sempre. Meglio ancora: in Serie A i primi cinque giocatori (di movimento) impiegati per minutaggio sono Mkhitaryan, Thuram, Dimarco, Bastoni e Lautaro. Nessuno di questi è tra i primi 10 (sì, dieci!) della Champions per minuti giocati".
"Stasera la giostra sarà guidata da Taremi e Lautaro, neppure un secondo giocato sabato a Verona. Ecco allora che il primo posto del girone Champions diventa un obiettivo. Sportivo, certo: l’Inter arrivata in finale a Istanbul, due stagioni fa, fondò le proprie convinzioni eliminando il Barcellona nel girone. Ma il traguardo è anche finanziario: dalla Champions i nerazzurri hanno già virtualmente incassato 57 milioni e la posizione in classifica cambia anche i potenziali guadagni. Ce n’è abbastanza, allora, per spingere ancora di più", aggiunge il quotidiano.
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