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Dopo la tremenda gara di domenica, sospesa per il malore capitato a Bove, l'Inter ritorna a pensare anche al campo e ai prossimi impegni. Sarà un calendario fitto, sei gare per chiudere il 2024 e poi un tour de force a inizio 2025.
"Superato lo shock della notte del Franchi, l’Inter ripartirà dalla sfida di venerdì a San Siro con il Parma, e ci arriverà in condizioni fisiche ottimali. I giocatori hanno sulle gambe poco più di un quarto d’ora di partita, come non aver giocato. Il punto, semmai, sarà maneggiare con cura le nuove prospettive di inseguimento al Napoli, che risentiranno inevitabilmente di quell’asterisco in classifica (e del passo lanciato dell’Atalanta, seconda da sola). Conte oggi è più lontano e Inzaghi ad Appiano dovrà tenere l’asticella sempre al massimo per evitare pericolosi cali di tensione", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Perciò non è da escludere che chieda qualche straordinario ai leader dello scudetto, da Lautaro e Thuram fino a Barella e Calhanoglu: fatta eccezione per il francese, nessuno di loro figura tra i primi cinque più impiegati da Inzaghi in questa Serie A, la nuova democrazia nerazzurra è anche questa. La relativa tranquillità in Champions, però, potrebbe consentire al tecnico di ristabilire le vecchie gerarchie, almeno per le prossime partite, prima che il calendario si intasi. È un assist che l’Inter si è costruita da sola: perché non sfruttarlo?", chiude Gazzetta.
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