GdS – Inzaghi sfida il suo passato: tutto nacque da quella intuizione di Lotito

Aveva già indossato la maglia della Lazio da giocatore, ma quell'opportunità non era affatto scontata. Simone Inzaghi si è guadagnato anche la panchina della prima squadra, anche grazie al parere favorevole di Claudio Lotito dopo che il patron aveva incassato il no di Bielsa al termine di una impegnativa trattativa. Lazio-Inter sarà anche per questo una partita speciale per l'allenatore nerazzurro. Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport:

"Inzaghi a Roma è una storia lunga, eterna, infinita, piena. In un aggettivo, bellissima. «E stata la mia vita per 20 anni», racconta Simone. E una casa a due chilometri e mezzo dalla panchina nella quale andava a sedersi la domenica, dal quartiere Parioli allo stadio Olimpico. E poi la Lazio, la squadra che lo prese dal Piacenza un giorno di giugno del 1999 e lo ha fatto diventare uomo. Con cui ha vinto uno scudetto da giocatore. A Roma sono nati i suoi tre figli, lì ha iniziato la sua seconda vita. quella da allenatore, grazie all'intuizione di Claudio Lotito: le giovanili prima, la prima squadra poi. E poi i trofei.

E poi quell'addio doloroso, una notte di fine maggio del 2021, per sposare l'Inter, perché Simone sentiva che quel percorso era terminato ed era tempo di abbracciare una nuova sfida. Ha vinto anche quella. Ha convinto, oltre che vinto. Domani non sarà la prima volta che Inzaghi tornerà a Roma da avversario. Ha sempre sofferto, fin lui. Ma stavolta sarà ancora più difficile, perché questa è una sfida che vale l'altissima classifica. «Odio i lunedì», cantava Vasco Rossi. Questo lunedì, invece, è da amare".