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Il confronto con l'ex compagno
—Di lui alla vigilia il mister ha detto: «È un allenatore verticale, dà grande organizzazione e le sue squadre non mollano mai. La Juve sembrava avere in mano la gara ma nel secondo tempo ha meritato il Milan di qualificarsi. Da quando non ci siamo dati la mano a fine partita in Champions per Porto-Inter non ci siamo più visti e parlati. Ma non è successo nulla. C'era un ottavo in palio ed era sentito. Alla Lazio abbiamo giocato insieme tanti anni condividendo spogliatoi e vittorie. E c'era Eriksson con noi che ha condizionato molto l'orientamento dei suoi giocatori che sono poi diventati allenatori». Sarà una sfida aperta.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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