Contro l'Atalanta la Juventus ha centrato il tredicesimo pareggio in venti gare di campionato. Cammino lento quello della squadra bianconera allenata da Thiago Motta. Dalle colonne del Giornale, Tony Damascelli analizza il momento della Juve non senza critiche.
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Giornale – Juve, voci di crisi interna. Cambiaso, litigio con Motta? Chi se ne fotte…
"Bianconeri più belli, si fa per dire, del solito ma con scelte bizzarre, anche queste ribadite, dell’allenatore squalificato, al gol di Kalulu su idea di McKennie, pensate un po’ che coppia di attaccanti, ha replicato Retegui. Nel mezzo fischi e insulti meritati del popolo bergamasco per Koopmeiners che è stato il migliore dell’Atalanta, apatico, inutile mentre Percassi in tribuna sghignazzava pensando ai 60 milioni versatagli dai torinesi. Solita sostituzione sciocca di Motta che ha tolto dal campo Thuram il più lucido con McKennie, dei suoi, ma ormai è storia vecchia".
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"Juventus piena di voci maligne al proprio interno, Cambiaso è in partenza a causa di una malalingua che riferisce di un suo litigio con l’allenatore. Voci dall’isola del re, il Manchester City vuole Cambiaso, la Juventus prega gli emiri e Guardiola che l’affare si realizzi, così incassa denari e se ne fotte di perdere un valido ragazzo italiano. Poi toccherà a Fagioli, a Mbangula, a Vlahovic, a Weah. Incedibili Motta-Giuntoli-Calvo-Ferrero-Scanavino".
"Giuntoli si muove nervosamente, Ferrero&Scanavino fingono di essere gli eredi degli Agnelli, John Elkann pensa a Meta, la Juventus è un’idea come un’altra, i tredici pareggi sono una miseria senza nobiltà. La classifica nulla aggiunge anche all’Atalanta. E sabato sfida tra i bianconeri e il Milan con molti assenti e squalificati".
(Il Giornale)
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