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Lautaro vuole tornare decisivo: un gol per entrare nella storia. Quel gesto in conferenza…

Lautaro vuole tornare decisivo: un gol per entrare nella storia. Quel gesto in conferenza… - immagine 1
Il capitano nerazzurro non sta attraversando un buon momento, stasera in campo contro il Milan per tornare decisivo
Gianni Pampinella Redattore 

In conferenza lo ha detto con una tranquillità disarmante: "È il mio periodo peggiore". Segno che Lautaro vive il momento con una certa tranquillità dimostrando quanto sia cresciuto negli ultimi anni. Un periodo un po' così che si trascina dall'inizoo della stagione e che il capitano nerazzurro spera possa superare già a partire da questa sera. "Non è ben chiaro quale sia il gesto apotropaico secondo i costumi sauditi. Di certo, però, tra gli argentini funziona più o meno come tra gli italiani: le mani di Lautaro sono andate giù di colpo, rapide come un tiro nell’anno magico della stella, appena ha sentito confondere il suo nome con quello del gemello costretto oggi alla panchina", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

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"Nonostante qualche bisticcio con la porta avversaria, l’argentino è sano come un pesce, a differenza di Thuram: a modo suo, ieri Lautaro ha tenuto a ribadire che lui, sì, sarà in campo. A quel punto, nella sala stampa dello stadio Al-Awwal, è scoppiata una risatona e le mani leste del Toro sono tornate sul tavolo. È stata la dimostrazione che il capitano nerazzurro conserva il buon umore: la grandinata di occasioni sprecate contro l’Atalanta non ha evidentemente lasciato strascichi".


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"Se l’attacco nerazzurro è stato finora Thuram-centrico, oggi però cambia di colpo lo skyline a Riad: accanto a Lautaro, c’è l’iraniano Taremi, che ha un modo diverso di fare il centravanti rispetto a Marcus. Di conseguenza, è possibile che il Toro pascoli più in area, e quindi continui maggiormente il solito bombardamento verso la porta avversaria. Tra l’altro, l’ultima finale di questa coppa, un anno fa esatto, l’ha decisa proprio Martinez: dopo la rete all’ultimo soffio contro il Napoli, si era pure messo in valigia un premio come miglior giocatore della competizione. Era il suo terzo gol della vita in Supercoppa, trofeo che lo ispira particolarmente visto che l’ha messa dentro in ogni edizione (e le ha vinte tutte)". 

"Se l’argentino segnasse pure stavolta, diventerebbe lo storico capocannoniere del trofeo: potrebbe stare accanto a Paulo Dybala, che ieri incantava all’Olimpico in giallorosso, ma che in maglia Juve l’ha giocata sei volte segnandone quattro. Manca un passo, basterebbe solo mostrare la serenità di una volta e, nel mentre, risvegliare i sensi". 

(Gazzetta dello Sport)