LEGGI ANCHE
Di questi tempi l’anno scorso Lautaro risaliva sull’aereo dall’Arabia con il premio di miglior giocatore della competizione e il sorriso dei giorni più belli in valigia, adesso è andato via con lo sguardo fiero, quello non lo lascia mai, ma anche con un po’ di naturale frustrazione. Martinez ha segnato, infatti, in ognuna delle ultime 4 edizioni di questa competizione, è diventato capocannoniere storico assieme a Dybala, ma ha mancato l’obiettivo più grande, quello di squadra: è caduta la possibilità di una storica quaterna di titoli consecutivi. Ed è successo proprio contro il Milan, gli arcinemici nella cui tana aveva festeggiato la seconda stella neanche otto mesi fa: il calcio sa essere spietato, sia quando dà sia quando toglie. E Lautaro lo sa bene, infatti ha preferito entrare nel ventre di una partita che difficilmente dimenticherà e provare ad analizzarla razionalmente.
"In attesa di recuperare Thuram, ieri solo in panchina, Lautaro e l’Inter hanno almeno visto da vicino l’utilità di Taremi. Servirà eccome lui, ma più ancora il vero Toro, per scacciare via questa strana ultima notte d’Arabia", aggiunge Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA