Lautaro Martinez, capitano dell'Inter, stasera affronterà il Barcellona in semifinale di Champions. Solo qualche anno fa poteva passare proprio ai blaugrana. Lui ha scelto l'Inter, il club ha scelto lui. Nulla di fatto.


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Lautaro ossessione Champions. Il Toro ha riunito il gruppo, negli ultimi giorni lavoro da capitano
"Un affare interrotto a pochi km dal traguardo nel gennaio 2020 — oggi l’argentino si sarebbe giocato l’accesso alla finale di Champions dall’altra parte, con la maglia del Barcellona. E invece eccolo qui, con l’occhio acceso nel modo giusto. Con un orgoglio grande così. Con l’Ossessione, sì, con la O maiuscola. L’Ossessione della Champions, il trofeo che all’argentino manca per riempire definitivamente cuore, bacheca e carriera", scrive La Gazzetta dello Sport.
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E sì che qui a Barcellona — ma al Camp Nou, non qui — ha già segnato due volte. «Ora sono più vecchio», scherza il Toro. Questa partita, rispetto alle altre, pesa di più. Pesa anche per il momento storico in cui capita, dopo tre sconfitte consecutive, in una sola settimana in casa Inter l’incubo del niente ha sorpassato e seminato il sogno del tutto. Lautaro ha fatto il capitano, nelle ultime ore. Ha riunito il gruppo, ha parlato e ascoltato ad Appiano, ha contribuito a mettere sotto il naso di tutti un foglio bianco tutto da scrivere, senza stare a pensare alle pagine precedenti.
"Lautaro poco si sbaglia. Perché in questa Champions mai l’ha fatto. È il suo torneo migliore di sempre, tanto che questa doppia sfida con il Barcellona sa pure di bivio possibile per il Pallone d’oro. Tutto giusto. Il morale sembra buono, almeno a leggerlo negli occhi del leader. Tanto che viene naturale proporgli il parallelo con il 2010 e un’Inter epica, per determinazione e capacità di resistenza", si legge sul quotidiano.
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