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Il Giornale – Il leader disperso e l’uomo delle finali: Lautaro e Morata, tocca a voi

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Inter e Milan si affideranno ai loro due attaccanti principi, protagonisti fin qui di una stagione complicata a livello realizzativo
Fabio Alampi Redattore 

Inter e Milan si contendono questa sera in Arabia Saudita la Supercoppa Italiana. Nerazzurri e rossoneri si affidano rispettivamente a Lautaro Martinez ed Alvaro Morata, attaccanti e leader offensivi protagoinsti però di una stagione fin qui deludente dal punto di vista realizzativo. Come scrive Il Giornale, "Lautaro e Morata si giocano titolo, prima pagine, e un colpo di spugna sulla patina di alone che accompagna il loro arrivo alla finalissima. Lo spagnolo del Milan è uomo di finali ma non segna da un mese, l'argentino è andato sì in gol contro il Cagliari nell'ultima gara del 2024, ma ha poi accusato una ricaduta di mira sbagliata nella semifinale di Supercoppa".

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I numeri di Lautaro

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"Il campione del mondo paga dazio a una condizione distante da quella a cui aveva abituato solo lo scorso anno. Quando non era stata cosa da poco chiudere con la fascia al braccio e titolo da capocannoniere la stagione della seconda stella. Una rondine che fece primavera, se è vero che nell'estate del Toro era poi arrivato il titolo sudamericano con gol decisivo in finale alla Colombia e bis nella classifica cannonieri. [...] Dei 6 centri del campionato in corso, due sono arrivate a fine settembre con l'Udinese. Una sola la rete in Champions nel 2024: gol al Salisburgo nel novembre 2023, poi esultanza solo lo scorso 1 ottobre, nel 4-0 alla Stella Rossa. Certo, l'importanza di Lautaro va oltre al gol, crea occasioni e lavora per la squadra".


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I numeri di Morata

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"Caratteristica che l'accomuna proprio a Morata: non ha la mobilità esaltata da Allegri nella sua seconda esperienza juventina («giocatore da partita secca, è micidiale, lui le finali le decide»), ma da centravanti manovra per gli esterni, scende a giocare di sponda e favorisce gli inserimenti delle mezzali. E il suo carisma di uomo da finali, confermato dallo status di capitano della Spagna campione d'Europa, basta ad alzare l'asticella di tutto il gruppo. Morata, in fondo, anche nella sua (doppia) precedente esperienza italiana in maglia bianconera aveva segnato 59 gol in 185 apparizioni. Proporzioni nei fatti migliori a quelle maturate sin qui in rossonero (5 gol in 19 presenze), in cui gli si imputa uno scarso coefficiente realizzativo".