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Il giorno dopo Lazio-Inter, il Corriere dello Sport analizza la direzione arbitrale di Daniele Chiffi. Insufficienza per l'arbitro (5,5). "Si è trasformata in una partita semplicissima per Chiffi, che sull’episodio cruciale della gara ci ha capito poco. Più discutibile l’aspetto disciplinare, che visto il risultato passa in secondo piano. Corretto il rigore assegnato all’Inter, sfuggito a Chiffi in campo (anche se non era facilissimo coglierlo), non a Mazzoleni al VAR (bello lungo il check, eh?). Al momento del colpo di testa di Dumfries, il braccio destro di Gigot è alto, sopra l’altezza della spalla, dunque sempre punibile".
"Nell’occasione, l’Inter aveva segnato con De Vrij, l’arbitro aveva annullato per fuorigioco di Lautaro sempre sul colpo di testa di Dumfries, oltre Noslin (fra l’altro poi dà un calcio allo stesso Gigot in maniera involontaria ma non per questo non punibile). Ovviamente, temporalmente, il fuorigioco si concretizza solo dopo il tocco di braccio, dunque rigore".
"Estremamente severo (per non dire che non c’è) il giallo per Çalhanoglu: la gamba non è così alta su Rovella, colpito in maniera leggera sotto lo scarpino con la punta del piede. E’ Isaksen il più veloce nel corpo a corpo con Bastoni, perché per il resto si tengono entrambi, da qui il giallo, Bene quello per Rovella: protesta in maniera eccessiva, non è neanche capitano, le direttive sono (nella teoria) severe. VAR: Mazzoleni 6,5: districa una situazione complicata ".
(Corriere dello Sport)
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