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I cambi di Inzaghi
—Cinque i cambi rispetto alla vittoria col Parma: uno forzato (Darmian per Dumfries, rimasto a casa perché febbricitante), gli altri per il consueto turnover tra campionato e Coppa. Al di là del solito Taremi - sempre titolare in Champions - Inzaghi ha voluto mettere pesantemente mano al centrocampo, dove l’unico titolare a partire dal 1’ è stato Calhanoglu (un ex a quelle latitudini) con Frattesi e Zielinski a fargli da guardaspalle e Carlos Augusto a completare il puzzle al posto di Dimarco. Partita, quella di Leverkusen, molto simile a quella che l’Inter ha dovuto affrontare a Manchester con il City (61% il possesso palla dei tedeschi a fine primo tempo) ma Xabi Alonso, viste le sofferenze nerazzurre nelle azioni da calcio piazzato con l’Arsenal, ha pure provato a emulare Arteta ammucchiando giocatori nell’area piccola.
Xabi Alonso dentista
—Scelte, quelle dell’allenatore del Bayer, che hanno costretto l’Inter per un tempo a una fastidiosissima “seduta dal dentista”, però i nerazzurri hanno ancora una volta sfoderato in Europa una capacità di resilienza fuori dal comune. E così, nonostante il grande ruminare calcio del Bayer, l’unica vera occasionissima rimasta agli atti è stata la traversa centrata in avvio da parte di Tella dopo una bella iniziativa di Frimpong. L’Inter ha provato anche a controbattere però Taremi e Thuram, a differenza di quanto accaduto altre volte, sono stati poco efficaci in ripartenza. E così è stato pure nel secondo tempo - quando sono entrati pure Lautaro e Arnautovic, prima che il lampo di Mukiele (guarda caso su azione d’angolo) rompesse l’equilibrio quando neanche Xabi Alonso probabilmente non ci credeva più. L’incidente di percorso a Leverkusen, con tanto di beffa finale, non cancella comunque quanto fatto di buono fin qui dall’Inter in Europa", si legge.
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