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Tra le pagine della sua edizione odierna, Libero è tornato sulla prestazione negativa dell'arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi in Inter-Venezia, analizzando così gli episodi più rilevanti: "Ecco la parità di genere: Maria Sole Ferrieri Caputi arbitra male quanto i colleghi uomini. La scelta di Rocchi di designare la 33enne della sezione di Livorno per Inter -Venezia seguiva questa logica: l’Inter potrebbe dilagare, quindi la partita diventerà meno difficile da gestire. È andata esattamente al contrario forse perché il pensiero dietro all’assegnazione era proprio questo. Ferrieri Caputi è risultata sempre piuttosto lontana dall’azione e, a tratti, in affanno.
Un arbitro in debito di ossigeno tende a rallentare il gioco, infatti ci sono stati troppo fischi per contatti minimi al Meazza: 15 falli nel primo tempo e 15 nel secondo, uno ogni tre minuti in media, ben oltre lo standard già altissimo della serie A di 25 falli a partita. Ciò detto, la Frappart, prima arbitro donna a dirigere una gara di Champions, non soffre questo presunto gap fisico, è sempre molto vicina all’azione e ha una direzione molto più convincente, quindi non è questione di genere ma di condizione atletica e psicologica. A livello tecnico, la Ferrieri Caputi si è attestata sulla pessima qualità dei colleghi. Giudica diversamente l’appoggio di Dumfries su Haps, il cui fallo di mano sarebbe valso un rigore per l’Inter, a quello di Sverko su Bisseck, dove fischierà fallo per il tocco di mano rivisto al Var laddove non aveva fischiato fallo per l’appoggio che non permette al nerazzurro di saltare. L’unico lato positivo è che, essendo donna, i giocatori sono sembrati più rispettosi nelle proteste: ci fosse stato un uomo, gli ultimi istanti sarebbero stati molto più concitati. Il problema è che la Ferrieri Caputi è l’ennesimo fischietto emergente che non si dimostra all’altezza".
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