"'The last dance' come quella di Jordan, Pippen e Rodman? Forse, chissà. In ogni caso “che dance”, quella dei vecchietti dell’Inter. Che poi, vecchietti a chi? Magari per l’anagrafe, non per il calcio". Apre così l'articolo di Libero in merito al rendimento dei giocatori più in là con l'età dell'Inter.


Ultim'ora
news
Libero: “Inter vecchia ma efficace: la formula Marotta è vincente. E Inzaghi…”
"I nerazzurri su di età stanno comodi ai livelli così alti e stanno via via cancellando diversi cliché. Uno su tutti che gli ultra-ultratrentenni servano solo per dare esperienza, fare da chioccia ai più giovani ed essere un riferimento per lo spogliatoio. Ecco, loro sono prima di tutto utili in campo, per non dire necessari. Hanno prestazioni di livello assoluto anche in termini atletici e tecnici, oltre che tattici. Reggono anche contro il ritmo e l’intensità del Bayern Monaco, ad esempio, che di giocatori come Sommer, Darmian, Acerbi e Mkhitaryan ne ha solo due, Neuer e Muller, nessuno dei quali era titolare nella sfida d’andata dell’Allianz Arena", commenta Libero.
LEGGI ANCHE
"Certo, qualche acciacco c’è stato, però nel momento decisivo sono tutti a disposizione di Inzaghi. Ed è vero che sono stati gestiti, ma nemmeno troppo: considerando i tanti problemi, il mister non ha potuto fare tutte le rotazioni che avrebbe voluto fare e questi giocatori sono stati obbligati a qualche lavoro forzato. L’Inter ha anche un modo di giocare per cui i più anziani non sono esposti. In una squadra poco organizzata gli anni sulle spalle diventano un problema, mentre qui sono un valore. I nerazzurri infatti sono partiti con l’età media più alta dell’intera Champions League a 36 squadre: 29,5 anni, poco più dell’Atletico Madrid secondo con 29,3 e parecchio di più dello Slovan Bratislava terzo con 28 tondi. La differenza con il Bayern (27,7) c’è ma non è così ampia come quella con i dannatamente giovani Psg (23,8) e Barcellona (25). L’Inter dovrà abbassare l’età media in estate ma la formula-Marotta per cui ogni rosa deve essere un mix di giovani ed esperti resta in vigore", spiega il quotidiano che poi apre ad uno scenario in merito ai 4 giocatori in scadenza a giugno:
"L’eccezione è Sommer che sarà sicuramente il n°1 anche per la prossima stagione mentre Acerbi, Darmian e Mkhitaryan hanno una clausola nei loro accordi che consente all’Inter di recedere dall’accordo con 12 mesi di anticipo. Ma è una riflessione che pure gli stessi giocatori faranno: dovesse finire in gloria questa stagione, magari potrebbero cogliere la palla al balzo e concedersi gli ultimi anni a livello più basso dal punto di vista competitivo e più alto da quello remunerativo. Dubbi che verranno affrontati a giochi fatti"
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.