Libero – Milan, esonero Fonseca una barzelletta: Ibra e Furlani spocchiosi, dirigenza inadeguata

Ribaltone in casa Milan nelle ore successive alla sfida di campionato contro la Roma, terminata 1-1 a San Siro.

“Prima dello show dei “dirigenti” del Milan eravamo convinti che certe cose accadessero solo tra i dilettanti. Per questo è difficile raccontare l’esonero di Paulo Fonseca: sembra una barzelletta”.

Così Libero riassume il cambio in panchina, con Conceicao al posto di Fonseca. Il quotidiano ripercorre tutte le tappe:

“Una ventina di minuti prima di Milan-Roma inizia a circolare una velina secondo la quale Fonseca verrà esonerato subito dopo il triplice fischio in diretta nazionale, ai microfoni di una delle due emittenti principali del campionato. Si rivelerà una verità soltanto parziale: l’esonero sarà in effetti immediatamente successivo alla partita - una partita nemmeno persa, a conferma di una decisione già presa prima della vittoria a Verona - , ma non avverrà in diretta televisiva. O meglio, sarà lo stesso Fonseca ad annunciarlo ai colleghi di Sky Sport, bravi ad aspettarlo letteralmente al varco, ovvero all’uscita del garage del Meazza.

Dopo una partita preparata e giocata con le voci e le domande sull’esonero addosso, il mister si reca nella famigerata saletta di fronte allo spogliatoio del Milan dove la dirigenza era riunita da oltre un’ora. Solo a quel punto i faccia-tosta notificano la loro decisione. Fonseca intuisce di avere un’occasione e la sfrutta: una volta sbucato dalla pancia del Meazza, si ferma, abbassa il finestrino e, sorridendo, comunica ai giornalisti l’esonero prima che lo faccia la “dirigenza”, restituendo l’umiliazione che gli era appena stata impartita. Se ne va l’unico uomo che la tifoseria stava risparmiando dalla contestazione, motivo per cui il clima attorno alla proprietà e alla dirigenza è destinato a peggiorare”.

Libero poi aggiunge:

“Il video di Fonseca che ammette di essere appena stato esonerato è davvero inverosimile. Una cosa mai vista nel calcio professionistico e che sarà eterna testimonianza dell’inadeguatezza dell’attuale dirigenza del Milan. La quale non ha avuto né il coraggio di presentarsi ai microfoni per comunicare la decisione al suo pubblico, né l’eleganza di evitare il giro di interviste a un allenatore già esonerato. È l’ennesima conferma della spocchia di Ibrahimovic e Furlani, convinti che le cose si facciano così soltanto perché loro sanno farle solo così, e di Cardinale che l’indomani ha salutato il mister soltanto via messaggio”.