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Libero sbugiarda Conte: “Inter più ampia? Falso e lui ci marcia. E tradì Marotta quando…”
"Se a fine anno non dovesse essere l'Inter a vincere, lui sarebbe molto contento e considererebbe la stagione come buona. Posso dirlo per certo perché lo conosco molto bene. Poi ognuno deve recitare la propria parte, magari qualcuno dall'interno può spingerlo a dire questo: parliamo di una squadra che non ha due squadre, ne ha due e tre quarti. Ognuno di noi inizia l'anno con degli obiettivi: poi possiamo dichiarare quello che vogliamo, però a fine stagione internamente ognuno sa se sono stati raggiunti o meno. Capisco bene lo scaricabarile, ma poi c'è un dato di fatto: noi dobbiamo rispondere al nostro club e agli obiettivi che ci siamo posti insieme".
Queste le parole di ieri di Antonio Conte in conferenza stampa.
Il tecnico del Napoli ha voluto respingere per l'ennesima volta il ruolo di favorito per vincere il tricolore, spiegando come, a detta sua, l'Inter abbia nettamente la squadra più forte.
Ma Libero non è d'accordo: " Tra le righe: De Laurentiis mi ha chiesto di entrare in Champions League, non di vincere lo scudetto, quello semmai è un obiettivo dichiarato dell’Inter. Può anche darsi che sia vero, che DeLa non pretenda il titolo ma un posto tra le prime quattro, ma che l’Inter abbia una rosa così più ampia rispetto al Napoli è falso e Conte ci marcia. La rosa del Napoli è per tre quarti formata da calciatori che hanno vinto lo scudetto con Spalletti, così come quella di Inzaghi è praticamente la stessa che ha vinto lo scorso anno. Conte ha aggiunto Lukaku, che ha trionfato proprio con lui in nerazzurro, e gente formata come McTominay e Neres, in più ha acquistato il miglior centrale in circolazione, Buongiorno.
I giocatori a disposizione di Conte sono 25 per due competizioni. Quelli a disposizione di Inzaghi per cinque competizioni sono... 25. Chi è “favorito” da questo punto di vista? Le schermaglie tra Marotta e Conte sono figlie di un rapporto che si è deteriorato quando il tecnico decise di lasciare l’Inter senza preavviso. L’allora dg e ora presidente nerazzurro non la prese bene perché per mettere Conte all’Inter rinunciò a Spalletti. Si espose in prima persona e venne tradito da un professionista che in quel momento pensò più a sé più che non a una società costretta a cedere uno o due big", si legge.
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