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Altro ritorno deludente a San Siro per Romelu Lukaku, che non ha mai inciso nella gara contro l'Inter. Il Corriere dello Sport analizza così la sua partita: "Ha cominciato il match dandosi il cinque con Lautaro. Non era nel vivo del gioco ma dava sempre l’idea di essere un felino pronto a scattare. Nel primo tempo è stato un altro calciatore rispetto a quello annullato sette giorni fa dall’atalantino Hien. Al 15° si è reso protagonista di una pregevole sponda al volo che poi ha porta al tiro strozzato di Kvara. Al 19°, a proposito di coraggio, se n’è fregato dei fischi assordanti e si è involato uno contro cinque. Ovviamente ha perso il pallone ma è stato un segnale.
Due minuti dopo, ha conquistato fallo a centrocampo. Forse l’unico conquistato in tutta la partita. Se ne percepiva la presenza e la sentiva soprattutto Acerbi. Il pallone migliore glielo ha servito Calhanoglu al minuto 36. Lui si è involato e ai 25 metri è stato un po’ a pensare se tirare o servire Kvara con la classica imbucata. Ha scelto la seconda soluzione ma ci ha pensato Acerbi a togliere il pallone dai piedi del georgiano. Nella ripresa, invece, è stato un altro film. È stato sempre anticipato da Acerbi. Una volta. Due. Tre. Quattro. Il difensore ex Lazio lo ha fermato anche da terra al 69°. Conte lo ha richiamato. Voleva da lui più pressing ma il belga non ne aveva più. E al 77° lo ha tirato fuori. È finita con gli stessi cori con cui era iniziata. È difficile giudicare la partita. Gli interisti possono gongolare pensando che non tornerà più quello di prima".
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