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Due opzioni
—Il tecnico ora può decidere di restare lontano dal calcio per un po' e godersi la buonuscita ricevuta dalla sua ultima esperienza oppure succederà che tra qualche settimana magari un club gli proporrà una nuova esperienza: "Magari - in Italia, piuttosto che in Inghilterra, o in Spagna - penserà a Mancini (disastro mediorientale a parte, è comunque uno che si porta addosso un bel wikipedia di successi, compreso il trionfo azzurro di Londra). E Mancini dirà va bene, ci sono. Ma i tifosi?", si legge nello stesso articolo.
Ci si riferisce al fatto che i tifosi non possono innamorarsi di nuovo di un allenatore che ha lasciato la sua Nazionale a poche settimane dagli incontri che servivano per qualificarsi all'Europeo: "L’elegantone Mancini - quello che sta attento al nodo della sciarpa, non alla forma di un saluto - aveva solo sentito l’odore dei soldi. Che non bastano mai, si sa. E allora spiegacelo. Signore e signori, scusatemi: non resisto. Voglio diventare ricco sfondato e un’occasione così, capirete, non tornerà più. Avremmo capito, mister. Non ci sarebbe piaciuto, ci saremmo rimasti male lo stesso. Ma avremmo capito", continua il Corriere.
E c'è una conclusione in cui si attacca Mancini per avere preteso di spiegare cos'è una diagonale ad aspiranti calciatori arabi e un attacco senza mezzi termini all'allenatore: "Mister, in confidenza, noi siamo gente da mutuo per capirci. Ma quando entra l'Italia sul prato e parte l'inno di Mameli noi giornalisti ci alziamo in piedi. La Nazionale è la Nazionale e quando vediamo Spalletti con gli occhi lucidi pensiamo che quello è un vero ct azzurro". Quando era Mancini il titolare di quella panchina, all'Italia il cuore era brillato per un Europeo vinto in maniera inattesa e bellissima e l'abbraccio con Vialli aveva commosso non solo gli italiani.
(Fonte: Corriere della Sera)
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