LEGGI ANCHE
Davide è felice oggi? Beh, per adesso si accontenta, sta vincendo, gioca la Champions, è in una squadra che, a detta di tutti, è una corazzata. È chiaro che un conto è essere considerato un titolare, un altro è essere l'alternativa. Un ruolo che non conosce, ad esempio, in Nazionale: Spalletti non lo molla un secondo, dell'Italia post Mancini lui è il più presente e quello che ha segnato di più. Gioca da incursore, partendo da mezz'ala, è il ruolo che gli piace di più. Non si sente un trequartista, preferisce partire da dietro e inserirsi. In azzurro, da settembre, non ha avuto nemmeno l'ombra di Barella, che invece si trova davanti nell'Inter. Ora che Nicolò tornerà, bisognerà capire come i due verranno impiegati, chi giocherà dietro la punta. Chissà se in Nazionale accadrà il contrario di ciò che vediamo nell'Inter: Barella riserva di Frattesi. Davide è cresciuto con il mito di De Rossi, indossa la sua maglia e il papà di Daniele, Alberto, lo ha aiutato a imporsi e a diventare quello che ora è. Stasera in qualche modo lo vedremo in campo e lui volerà come sempre. E in tribuna, i rimpianti non si placheranno. L'uomo in più per l'Inter, è il mancante nella Roma. Strani giochi del destino", si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA