Stasera l'andata delle semifinali di Coppa Italia tra Milan e Inter. Sarà un derby particolare, perché darà l'accesso alla finale e perché le due squadre ci arrivano con lo stato d'animo opposto.


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Il quarto derby regala la finale. Milan per la mini doppietta, Inter per il Triplete
"Quarto derby stagionale e un altro se ne giocherà, perché parliamo dell’andata delle semifinali di Coppa Italia. Cinque Milan-Inter in stagione sono un’anomalia, un dazio da pagare, per usare la parola del momento. Il Milan ha tutto da perdere perché la Coppa Italia è l’ultimo obiettivo rimasto a Sergio Conceiçao e alla sua orchestra stonata. Sarebbe un mini Doblete , una doppietta in formato minore, laddove, in casa Inter, la Coppa Italia è indispensabile per duplicare il Triplete del 2010, ma, se andasse male nel doppio turno contro il Milan, rimarrebbero lo scudetto, con alte possibilità di successo, e la Champions, con qualche possibilità di vittoria. Simone Inzaghi è uno specialista della Coppa Italia, a neppure 50 anni ne ha vinte tre, una con la Lazio e due con l’Inter", analizza La Gazzetta dello Sport.
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Il Milan non può permettersi di affrontare l’Inter a viso aperto, senza preoccuparsi degli effetti collaterali. Meglio: il Milan avrebbe gli uomini per provarci e riuscire, ma difetta del gioco, di un’idea comune e chiara. Il Milan di Conceiçao è una squadra emozionale, vive di alti e bassi, emerge quando è messo alle strette. All’opposto, l’Inter è fredda, razionale e strutturata, sa come prendersi quel che vuole. Il rischio dell’Inter è l’eccesso di sicurezza, la forza del Milan è la capacità di reazione. Sotto questo aspetto il derby di Riad è stato perfetto: Inter in vantaggio per 2-0, convinta di avercela fatta; Milan ferito e reattivo, rimonta e sorpasso, 3-2.
"Prendiamo come riferimento le statistiche dell’attuale Serie A, in Coppa si sono giocate poche partite e le cifre non sarebbero significative. In campionato, l’Inter ha segnato 67 gol e il Milan 45: 22 reti di differenza in 30 giornate, un solco profondo. L’algoritmo però dice altro. Quanto a expected-goals , i gol attesi o presunti, Inter e Milan non sono così lontani: Inzaghi è primo con 1,94 di XG a partita, il Milan secondo assieme all’Atalanta con 1,71. Questi numeri ci spiegano come il Milan abbia un potenziale offensivo quasi ad altezza Inter. Che questa possibilità di segnare sia rimasta più teorica che pratica è un altro discorso. Nell’economia spicciola di un’andata e di un ritorno, può avere però un peso, considerato che stasera l’Inter disporrà soltanto di tre dei suoi cinque attaccanti. Thuram e Correa titolari, Arnautovic in panchina, con Lautaro e Taremi fuori per infortuni. Il Milan avrà Leao e Pulisic, e Conceiçao deve decidere chi sarà il centravanti tra Gimenez e Abraham, con Jovic fresco di gol al Napoli pronto a entrare. Conceiçao disegnerà la miglior formazione possibile. Inzaghi, tra infortuni e dosaggio delle forze, varierà diversi giocatori. La settimana prossima l’Inter a Monaco avrà l’andata dei quarti di Champions contro il Bayern. Il turnover potrebbe incidere, ma le rotazioni dell’Inter sono lo stesso all’altezza del miglior Milan. Conceiçao ha tutto da perdere, ma se Inzaghi uscisse dalla Coppa Italia per mano del Milan, dopo aver lasciato la Supercoppa allo stesso Milan, si aprirebbe una crepa vistosa sul muro della sua stagione, fin qui notevole", chiude Gazzetta.
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