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Manca solo l'ufficialità ma Paulo Fonseca non è più l'allenatore del Milan. Al suo posto è in arrivo Sergio Conceicao. Una decisione maturata da tempo in casa rossonera, con il club contestato dai propri tifosi e ben lontano in classifica dalle posizioni attese ad inizio stagione.
"Il Milan passo dopo passo ha perso la fiducia. Nelle ultime ore c’è stata tensione con la squadra e si è rotto anche il rapporto con i dirigenti. Ieri sera, dopo la partita, Fonseca è andato in conferenza stampa a rispondere a domande sull’esonero e sulla società che non comunica dopo le partite. Non lo sapeva, ma era già fuori. I motivi della rottura? Troppi i punti di distacco da Atalanta, Inter e Napoli. Troppo dura la classifica: ottavo posto, dietro anche a Lazio, Fiorentina, Juventus e Bologna. E fa pensare sapere che Fonseca sarebbe stato esonerato se avesse perso il derby – questo è certo – e probabilmente anche in caso di sconfitta con la Juve o a Verona, prima di Natale. I risultati lo hanno salvato ma ora è proprio finita, in coda a una stagione folle, con 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte", si legge sulla Gazzetta dello Sport.
La Rosea, poi, sottolinea come Conceicao non sia l'unico allenatore valutato dal club. "Il Milan però, mentre Fonseca scivolava, si guardava intorno. Ha valutato e scartato altre opzioni, da Sarri ad Allegri, poi ha preso la sua decisione. Chi ha deciso? Gerry Cardinale ovviamente, con Furlani, Moncada e Ibrahimovic. Sergio Conceiçao a 50 anni ha la prima, grande occasione in un campionato top, dopo sette stagioni al Porto chiuse bruscamente a giugno. Aveva trovato l’accordo per il rinnovo con il vecchio presidente Pinto da Costa, che però ha perso le elezioni contro André Villas Boas. E allora, ognuno per la sua strada, con veleni incrociati. Conceiçao piace perché è deciso, pragmatico, spigoloso quando serve. A volte, anche troppo: a marzo è stato denunciato dopo una lite ai margini di un torneo giovanile. È abituato alla Champions e ha vinto tre campionati con il Porto in sette stagioni, facendo il primo e il secondo punteggio di sempre nella Liga portoghese. Con 11 trofei, è il più vincente di sempre nella storia del Porto. Altro aspetto interessante per il Milan: Conceiçao ha lanciato o valorizzato tanti calciatori, venduti – e venduti caro – all’estero. Vitinha al Psg. Luis Diaz al Liverpool. Militao al Real Madrid. Otavio all’Al Nassr", chiosa La Gazzetta.
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