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CdS – La notte triste di Lautaro: dal record di gol all’amarezza. Con un’aggravante

Alessandro Cosattini Redattore 
La notte triste di capitan Lautaro Martinez: dal record di gol nella competizione all’amarezza finale. Con un’aggravante

“Sembrava quasi impossibile, ma a Riad la notte triste di capitan Lautaro Martinez si è materializzata con il passare dei minuti. Così il Corriere dello Sport analizza la serata dell’attaccante dell’Inter, che ha sbloccato il match inizialmente. I segnali arrivati dal campo dal Toro sono comunque positivi dopo un momento difficile.

Era cominciata in maniera diametralmente opposta, con un colpo mancino da maestro scagliato alla fine del primo tempo, ma è finita a testa bassa dopo la pazza rimonta milanista. Nella notte in cui l’argentino è andato a segno per la quarta finale di Supercoppa di fila (agguantato Dybala come miglior marcatore nella storia del torneo), i rossoneri gli hanno soffiato da sotto al naso il poker di trofei in bacheca nella competizione. Nel 2022 aveva punito la Juve, nel 2023 era toccato al Milan e l’anno scorso aveva condannato il Napoli. Quest’anno ha fatto di nuovo male ai cugini, ma l’epilogo è stato amarissimo nonostante in avvio di ripresa il partner d’attacco, Taremi, avesse messo il match ulteriormente in discesa.

Per il Toro l’ottavo trofeo con la maglia interista è sfumato sul più bello. Al termine del primo tempo sembrava essere sbocciata la situazione ideale, visto che con il gol del vantaggio era riuscito a spezzare un digiuno che durava da oltre due mesi. L’argentino ha rispolverato il sinistro micidiale, si è lasciato andare a una corsa liberatoria (con due dita a tappare le orecchie) proprio poche ore dopo aver confermato in conferenza di attraversare il momento peggiore della carriera. La gioia si è rivelata effimera, con l’aggravante per il centravanti di essere entrato nell’istantanea del 2-1 del Milan, saltando in qualche maniera sulla punizione di Theo Hernandez e coprendo anche la visuale di Sommer sul suo palo.  

Adesso Lautaro, così come tutti i suoi compagni, dovrà trovare la forza di ripartire visto che per l’Inter tra il 12 e il 29 gennaio arriveranno 6 partite tra campionato (4) e Champions (2). Nella finale del Toro ci sono in tutto 5 conclusioni, ma soltanto 2 in porta, oltre a 43 tocchi di cui appena 9 in area di rigore avversaria. Una serata dal doppio volto, come racconta anche l’andamento del match, e che nemmeno l’ennesima rete contro il Milan è servita ad addolcire. Lautaro ha siglato 9 gol contro i rossoneri in tutte le competizioni, nel derby di Milano si piazza alle spalle di Meazza (12) e Nyers (11), ma avrebbe di gran lunga preferito alzare al cielo da capitano quel trofeo finito nelle mani dei cugini”, si legge.