Da quando si è messo al comando dell’Inter, il fondo statunitense ha scelto di percorrere una strada lineare, logica, anche se non così scontata. Oaktree si è accomodato nella stanza dei bottoni senza rivoluzionare la struttura di un club che in questi anni è cresciuto a dismisura, vincendo molto e tornando ai vertici del calcio italiano ed europeo. Proprio in quest’ottica, la fiducia nel management ne è uscita rafforzata.
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Inter, nuova linea Oaktree. Ingaggi troppo alti: la richiesta della proprietà all’area Sport
L’Inter ha chiuso l’ultimo mercato senza i grandi sacrifici delle stagioni precedenti. Mentre i suoi dirigenti perfezionavano i rinnovi dei big vicini alla scadenza, da Lautaro e Barella fino allo stesso Inzaghi in panchina. Il perimetro economico delle trattative non è stato modificato ma da adesso in poi qualcosa dovrà cambiare. La sostenibilità alla quale guarda Oaktree passerà anche da una nuova politica salariale. Anche perché il divario tra l’Inter e il resto della Serie A è piuttosto marcato: considerando i nuovi contratti con relativi adeguamenti, il totale degli ingaggi dei nerazzurri ammonta 143,2 milioni lordi. Più di Napoli (83 milioni), Juventus (108,4) e Milan (104,2), per restare alle big (in rigoroso ordine di classifica).
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