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Il monito è quello di tagliare, ma in modo ragionevole, razionalizzando gli investimenti. Un cambio di rotta rispetto al passato. In sostanza, spendendo meno per gli ingaggi - rinunciando per esempio a qualche arrivo a zero dall’emolumento particolarmente esoso -, ma concedendosi qualche libertà in più sull’acquisto dei giovani talenti", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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