Il quotidiano Il Mattino questa mattina racconta la partita contro l'Inter a partire da due ex in particolare, Lukakuprima e Oriali - ex giocatore ed ex dirigente nerazzurro - poi. Lo definiscono 'il mastice' del Napoli che lo considera un punto di riferimento per ogni cosa. Insieme a Conte. Entrambi affronteranno il passato sabato.


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Il Mattino – Oriali, il mastice del Napoli. Ha alzato la voce una sola volta. E a Como…

"Bastava vederlo muoversi a Dimaro, tra i calciatori appena conosciuti, per comprendere il ruolo chiave che ha nel successo di questa squadra. Lele Oriali, quello della vita da mediano di Ligabue, è l’altro faro. Dopo Antonio Conte. Non è un caso che ha alzato la voce una sola volta, nello spogliatoio, da quando è qui. Dopo Verona. Perché a Como la voce l’ha alzata solo contro Fabregas e la sua panchina che avevano iniziato una specie di festa in riva al lago", si legge del dirigente che accompagna da tempo Conte nelle sue esperienze.
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"Quando lo si osserva a bordo campo, sta sempre facendo qualcosa di non banale. O prova a trattenere qualcuno o è lì che si sbatte con il quarto uomo o dà consigli. In fondo, dopo Conte, è l’unico autorizzato a farlo. Senza chiedere il permesso. I colloqui coi giocatori nei momenti difficili sono spesso affidati a Oriali, perché solo un ex giocatore ad altissimi
livelli può capire un calciatore di oggi venendone rispettato, e ascoltato", sottolinea ancora il quotidiano.
Sfida col passato
—Per Oriali la sfida contro l'Inter non può essere uguale a quella con le altre squadre, lui che è stato interista per 13 anni e ha fatto con la maglia nerazzurra addosso 277 gare. Ha vinto due scudetti e due Coppe Italia ed è proprio il Napoli la squadra a cui ha segnato di più, 7 gol in totale. Dell'Inter è stato dirigente accanto a Facchetti, ha dato una mano a Mancini ed era l'uomo di fiducia di Mourinho quando è arrivato il Triplete. Era tornato in nerazzurro con Conte, con cui ha vinto lo scudetto e fatto una finale di EL. poi aveva lasciato anche lui Milano quando il mister aveva deciso di andare via.
(Fonte: Il Mattino)
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