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Non solo Antonio Conte: anche Lele Oriali questa sera farà il suo ritorno a San Siro come grande ex in occasione di Inter-Napoli. La Gazzetta dello Sport racconta la sua parabola nerazzurra e non solo:
"I due si erano conosciuti un po’ per caso quando Antonio allenava la Nazionale. Lì a Coverciano si erano capiti già al primo ringhio: hanno caratteri ruvidi come carta vetrata, ma sono programmati per la vittoria. Questa comunione di spirito si è saldata ancora di più all’Inter: il tecnico era pur sempre un ex “nemico” bianconero, per entrare ad Appiano con una ruspa serviva l’appoggio di uno dei nerazzurri più amati, non solo da Ligabue. Del resto, Lele ha servito l’Inter, sempre “da mediano”, in ogni forma: non solo i 17 anni passati a spolmonarsi per i tanti talenti davanti a lui, da Beccalossi in giù, ma anche gli 11 da dirigente culminati con il Triplete del 2010".
"Questo ritorno di Oriali a Milano è rumoroso quanto quello di Conte. Dopo il tricolore numero 19, Antonio è andato via sbattendo la porta, preoccupato anche per la possibile dismissione di Suning. Esattamente quel momento è stato l’inizio della fine del rapporto felice tra Oriali e il club della vita: anche Lele vedeva nebbie all’orizzonte, la scollatura con la società era diventata ormai evidente (...). Vada come vada, oggi nella vecchia casa di San Siro lo applaudiranno come ai bei tempi, anche perché nel cuore di tanti esiste soltanto un Oriali: quello interista, che viveva come un mediano ben prima di Conte".
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