Il francese out per un mese, ma l'Inter può dormire sonni tranquilli con il difensore tedesco
Gli esami strumentali a cui si è sottoposto ieri mattina Pavard hanno evidenziato la lesione muscolare che si temeva ai flessori della coscia sinistra. I tempi di recupero non saranno brevi: un mese di stop circa, il rischio concreto che il 2024 del francese sia già terminato, l’obiettivo reale è quello di rimetterlo in pista per la Supercoppa di Riad a inizio gennaio. "Non un guaio di poco conto per Inzaghi, con due conseguenze evidenti: la prima, l’autostrada spianata per Bisseck; la seconda, il ritorno all’antica di Darmian, che inevitabilmente ricomincerà ad essere impiegato maggiormente da terzo centrale e meno da esterno", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Nell’immediato, vale di più il primo discorso. Bisseck aveva già messo la freccia su Pavard, la dimostrazione era un impiego sempre più crescente concesso da Inzaghi anche in impegni dal coefficiente di difficoltà elevato. Adesso farà... fatica ad uscire. E l’Inter può dormire sonni tranquilli. Perché il giovane tedesco si è rivelato una delle operazioni meglio riuscite degli ultimi anni, nel triplo rapporto tra investimento, rendimento e valore del cartellino. Bisseck è stato pagato dall’Inter un anno e mezzo fa 7,2 milioni. In estate per lui il club nerazzurro ha rifiutato una proposta del West Ham da 25 milioni. Ma ora il valore del cartellino del ragazzo è ulteriormente cresciuto. Si ragiona intorno ai 40 milioni e il dato ha tutto per continuare ad essere aggiornato. Praticamente, siamo quasi a sei volte di più rispetto a quanto investito. Un’operazione praticamente perfetta, considerato anche il rendimento in campo del giocatore".