L'Inter pensa in grande, a tutti gli obiettivi. Partita dopo partita, la squadra di Inzaghi sta cercando di realizzare qualcosa di incredibile. Semifinali col Barcellona, ma prima ci sono altre partite da giocare.


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Inter, piano di avvicinamento alla semifinale sarà lo stesso. Inzaghi con due pedine in più
"Lecito pensare che il piano di avvicinamento di Inzaghi — che anche in questo caso ha il vantaggio del ritorno in casa (nel 2010 il secondo atto fu al Camp Nou) — sarà piuttosto simile. Con Dumfries e Zielinski che nel frattempo possono tornare a disposizione, dando più opzioni e più respiro a una squadra di difensori-marines, che però può essere più efficace in campo aperto, non solo sui corner letali come mercoledì", scrive il Corriere della Sera.
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Quello che non è sfuggito a nessuna delle avversarie e tanto meno al Bayern è il fatto che l’Inter a Monaco ha segnato subito dopo la botta morale del pareggio di Muller; mentre a San Siro la mazzata del gol di Kane ha dato il via a una reazione tanto rabbiosa quanto lucida. Ed è proprio la lucidità secondo Inzaghi uno dei segreti della sua squadra.
"Simone, come disse Lautaro a dicembre, «pensa ancora come un calciatore e questo per noi è importantissimo». Questa Inter gioca come se fosse legata da un filo d’acciaio, perché l’empatia non basta: servono competenze, idee, contromisure per frenare avversari più ricchi e sulla carta più forti. C’è un outsider che si aggira per l’Europa: con Inzaghi l’Inter ha raggiunto la semifinale due volte, come solo ai tempi di Herrera. I record sono sempre di più, ma poi serve una Coppa per contenerli tutti come si deve", aggiunge il Corriere.
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