Alberto Polverosi, giornalista, sul Corriere dello Sport ha analizzato così la vittoria dell'Inter contro il Cagliari:


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Polverosi: “Arnautovic, assist alla Totti. Ma l’Inter in campionato è in una fase…”
"Allora è un vizio. Allora cari nerazzurri ce l’avete con voi stessi. L’Inter del campionato è in una fase di turbamento mentale, passa dalla certezza del suo gioco all’insicurezza della sua tenuta. Per sua fortuna ieri lo sbandamento è durato solo una decina di minuti. Partendo da un netto 2-0, aveva rischiato la rimonta con l’Udinese, l’ha subita a Parma e, per dieci minuti, ha temuto di nuovo la beffa da parte del Cagliari. Ancora 2-0 all’intervallo e ancora un gol preso all’inizio del secondo tempo, con una leggerezza non da grande squadra: Augello libero quando ha crossato, Piccoli ancora più libero in area quando ha girato di testa la palla del 2-1. Per quei dieci minuti, fino al 3-1 di Bisseck, l’Inter ha rivisto le streghe. E poi anche nel finale ha concesso qualcosa di troppo ai sardi"
"Da una parte si può pure capire la difficoltà della capolista. Negli ultimi 50 giorni, dal 22 febbraio fino a ieri pomeriggio, ha giocato 12 partite fra campionato, Coppa Italia e Champions League, una ogni 4 giorni e ne ha pareggiate solo due, col Napoli in campionato e col Milan in Coppa Italia. Tutte le altre le ha vinte. Se Conte, con quell’organico ristretto e impoverito nell’ultimo mercato, sta facendo qualcosa di straordinario con l’inseguimento ai nerazzurri, Inzaghi pure con i suoi allunghi in campionato e in Champions. Anche ieri ha cambiato la squadra (sei giocatori nuovi rispetto a Monaco), ma il prodotto, tolti quei 10 preoccupanti minuti, non è peggiorato. In campionato, almeno per una cinquantina di ore, l’Inter ha spinto il Napoli a -6; in Champions è in vantaggio di un gol sul Bayern che affronterà mercoledì a San Siro; in Coppa Italia è alla pari col Milan e si giocherà l’accesso alla finale nella gara di ritorno. È un cammino fantastico, può vincere tutto e ad ogni partita il traguardo trionfale si avvicina sempre un po’ di più, nonostante quei momenti di flessione, di scadimento mentale e, chissà, forse anche fisico. L’Inter finisce sempre col fiatone"
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"Però c’è un aspetto, anzi, un giocatore, che ha reso questa vittoria assai incoraggiante anche in prospettiva. Il giocatore si chiama Marko Arnautovic. Ha segnato il primo gol saltandone tre, Mina, Palomino e un attimo prima...Lautaro, forse il più difficile da anticipare, eppure in area di rigore lo ha incenerito, passando davanti anche allo stupore del capitano. Gol bellissimo e assist bellissimo per il 2-0 di Lautaro. Non vorremmo scomodare il più grande 10 del calcio italiano dell’ultimo ventennio, ma quel lancio al volo, quasi con le spalle rivolte alla porta di Caprile, ha ricordato tanto da vicino i lanci di Francesco Totti. Il problema è che Arnautovic quella giocata l’ha fatta davanti a Inzaghi che lo ha strozzato nell’abbraccio mentre Thuram, scattato dalla panchina, lo ha preso a calci nel sedere. «La prossima volta, prima di fare un assist così, ci penso un po’...», avrà detto fra sé e sé. L’austriaco ha una media-gol da vero bomber"
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